Disegnata da Giorgetto Giugiaro, e simbolo della sportività Maserati degli anni '70, la Merak deve il suo nome a una stella della costellazione dell'Orsa Maggiore. Nella versione SS, lanciata nel 1975, la Merak sfoggiava una griglia sul cofano e una plancia ispirata alla Bora, e presentava diverse migliorie tecniche, tra cui il motore V6 di 3 litri potenziato fino a 220 cv.

Maserati Merak SS FOTO

Una supercar fedele al design e alla meccanica della Lancia 037, con motore turbo da 550 cv e un peso di 950 kg, realizzata da Kimera Automobili: ecco quando verrà presentata

Lancia EVO37, la reincarnazione della leggenda dei rally

Giannini è il marchio italiano, fondato dai fratelli Attilio e Domenico Giannini di Roma, diventato celebre per le elaborazioni delle utilitarie FIAT e la storica rivalità con Abarth. A partire dalle Balilla e Topolino, fino alle 500, 600 e 128 (solo per citarne alcune) le piccole bombe riviste di motore e assetto dall’officina romana scorrazzavano per le strade italiane, togliendosi anche più di qualche soddisfazione anche nelle corse. Il sodalizio con Fiat non si è mai sciolto e negli anni ’90 Giannini decise di mettere le mani sulla Punto, preparando la pepatissima versione da corsa che vedete nelle foto. La Fiat Punto GT Giannini Drago poteva, prima di tutto, contare su 158 cv sprigionati dal 1.4 sovralimentato, 25 in più di quello di serie, che si fermava a 133 cv. Il preparatore, però non si fermò solo al motore. Il resto del lavoro fu fatto sull’assetto, reso più rigido e piantato con l’adozione delle gomme da 16” e sulla riduzione del peso, togliendo tutto quello che non serviva per correre. Il roll bar nell’abitacolo e il maxi spoiler sul cofano hanno fatto il resto. Peccato non sia mai andata in produzione…

Fiat Punto GT Giannini Drago, quella estrema

Un esemplare del 2003, tenuto in condizioni ottime e con solo 5.000 km percorsi, è stato venduto a Cincinnati, negli USA, alla cifra di 199.990 dollari, quasi 170.000 euro

BMW M5 E39, prezzo da capogiro per la berlina sportiva bavarese

Un esemplare della berlina sportiva, tenuto in condizioni ottime e con solo 5.000 km percorsi, è stato venduto a Cincinnati, negli USA, alla cifra di 199.990 dollari, quasi 170.000 euro

BMW M5 E39, modello del 2003 venduto a 200.000 dollari

Nel 1996 e nel 2000 la Carrozzeria Maggiora propose tre varianti della celebre spider torinese: Coupé, Trofeo e RHD. Non andarono mai in produzione: ecco la loro storia

Fiat Barchetta, le versioni speciali mai nate

Coupé, Trofeo e RHD (guida a destra) sono le tre varianti della spider realizzate dalla Carrozzeria di Moncalieri tra il 1996 e il 2000. Non andarono mai in produzione

Fiat Barchetta, le versioni speciali della Carrozzeria Maggiora

Ingolosita dai successi dell’Hammer H2 che, grazie al palcoscenico della guerra nel golfo, dove si vedeva in diretta sfrecciare tra le dune sabbiose del deserto, era poi sbarcato in tutte le concessionarie del mondo, la Fiat presentò al Motorshow di Bologna del 2005 la Oltre. Un prototipo ricavato dall’Iveco LMV (Veicolo Leggero Multiruolo) un veicolo militare, in Italia famoso come Lince, ed usato anche dall’esercito di sua Maestà la Regina Elisabetta. Motorizzato con un 3 litri da 185 cavalli, la Oltre poteva portare le sue 4 tonnellate di peso a vuoto (con altre 3.5 di carico massimo) alla velocità massima di 130 chilometri oltre. Nonostante la capacità di manovra sul fuoristrada, con angoli di attacco che rasentavano il verticale,  La Fiat Oltre non è mai stata prodotta e il prototipo del 2005 rappresenta un esercizio di stile, cui non è seguita nessuna derivazione, militare o civile, lasciando di fatto campo sul mercato alla più famosa Hammer e alle sue versioni H1, H2 e H3.

Fiat Oltre : l'Hummer Italiano mai nato

La vettura utilizzata dalla Casa torinese insieme a Dallara, Abarth e Pininfarina come base di sviluppo per l'auto da corsa sarà venduta a Palazzo Serbelloni

Lancia Rally 037, asta milionaria a Milano per il prototipo del 1980

Prezzo da capogiro per il modello utilizzato dalla Casa torinese insieme a Dallara, Abarth e Pininfarina per sviluppare l'ultima trazione posteriore a vincere il titolo mondiale. Sarà venduta da RM Sotheby's il prossimo giugno

Lancia Rally 037, all'asta il prototipo del 1980

La Lamborghini Diablo SV Monterey è una edizione speciale della Lamborghini Diablo, disegnata e costruita su base Diablo SV per l’editore miliardario americano Malcolm Forbes. La sigla SV (Super Veloce) identifica 346 esemplari costruiti tra il 1995 e il 1999, motorizzati con un motore 5.7 da 530 cavalli, capace di una velocità massima di 320 chilometri orari. La Lamborghini Diablo è stata in produzione tra il 1990 e il 2001 con il compito non facile di sostituire la Lamborghini Countach. L’auto fu disegnata dall’ingegner Gandini, agli ordini, allora, di Ferruccio Lamborghini, ma fu prodotta quando ormai la casa di Sant’Agata Bolognese era già di proprietà Chrisler. Il nome Diablo fu scelto dagli operai con un sondaggio ed è ereditato da un indomabile e feroce toro, El Diablo, che nel 1869, a Madrid durante una corrida ebbe la meglio su Josè De Lara, al tempo considerato uno dei più grandi toreri di Spagna. Un’auto indomabile e feroce quindi, prodotta in totale in 2900 esemplari, e che a 22 anni dall’uscita di produzione ha ancora delle linee attualissime, tanto da essere diventata icona della casa del Toro.

Lamborghini Diablo SV Monterey, Toro indomabile

Arrivò sul mercato 50 anni fa come erede della mitica A110: la sportiva francese non riuscì a replicare quel successo nonostante qualche tocco di personalità stilistica e meccanica

Alpine A310, storia della granturismo sfortunata

Erede della mitica A110, la granturismo francese, lanciata sul mercato 50 anni fa, nonostante 13 anni di fila in listino (1971-1984), non riuscì a replicare il successo della berlinetta

Alpine A310

Nata nel 1979 la Alfa Romeo Alfetta GTV 2000 Turbodelta è stata prodotta dalla casa di Arese in soli 400 esemplari, necessari per l’omologazione per le competizioni del Gruppo 4 del campionato Rally. Abbandonato il progetto Montreal e quindi anche la produzione degli 8 cilindri a V, l’Alfetta Turbodelta era una vettura coupè sovralimentata con un turbo compressore prodotto dalla Kühnle, Kopp & Kausch (KKK), che trovava posto nel cofano di una Alfetta GTV 2000, installato dalle sapienti mani degli operai degli stabilimenti Autodelta. Alcune modifiche dell’auto originale riguardavano anche i carburatori, sigillati ermeticamente con nuove guarnizioni per reggere la pressione del turbocompressore, l’abbassamento del rapporto di compressione e il cambio della frizione e delle guarnizioni della testata. Esternamente l’auto aveva una banda laterale con la scritta “Turbodelta” e delle prese d’aria più grandi, sul cofano e anche sui passaruota.

Le prestazioni erano di tutto rispetto, grazie ai 150 CV di potenza e all'erogazione del turbo anche i bassi regimi. La velocità massima registrata era di 206 chilometri. Nonostante la buona riuscita tecnica dell'auto, l'Alfetta GTV 2000 Turbodelta, non ebbe successo nel camapionato rally e il progeto fu presto abbandonato, evitando così di provare ad avere successo in un segmento dove, nonostante l'inflazione e la crisi del prezzo dei carburanti, sembrava esserci mercato. A comperarla oggi, una Alfetta GTV 2000 Turbodelta costa circa 45.000 Euro

Alfa Romeo Alfetta GTV 2000 Turbodelta: si poteva osare di più

Nonostante sia ferma da 30 anni, la vettura in vendita nel padovano ingolosisce chi può permettersi di spendere 120.000 euro per parcheggiarla in garage

Alfa Romeo 75 Turbo Evoluzione, esemplare perfetto all'asta

Prezzo elevato ma commisurato alla storia e al prestigio di un modello rimasto fermo 30 anni ma tenuto in condizioni perfette. Il contachilometri ingolosisce: solo 13.381 km percorsi

Alfa Romeo 75 Turbo Evoluzione, esemplare da 120.000 euro all'asta

Sportiva dimenticata degli anni '90, stilisticamente simile alla 355 di Maranello e alla Lotus Esprit, vanta un V6 Renault in versione sia aspirata (210 cv) che turbo (281 cv)

Venturi Atlantique, all'asta la Ferrari francese

Supercar dimenticata degli anni '90, stilisticamente simile alla 355 di Maranello e alla Esprit inglese, vanta la spinta e le prestazioni un V6 Renault in versione sia aspirata (210 cv) che turbo (281 cv)

Venturi Atlantique, all'asta la sportiva metà Ferrari metà Lotus

Sono le berline più celebri che decenni fa, tra gli anni Ottanta e Novanta, hanno dato un nuovo significato al termine "auto sportiva", ancora oggi amate e ricordate con nostalgia

Le mitiche sportive anni '80-'90, belle e dannate

Volkswagen Golf GTI, la prima; le icone italiane Lancia Delta Integrale e Fiat Uno Turbo; le francesi tutto pepe Peugeot 205 GTI e Renault Clio Williams; la brutale Ford Sierra RS Cosworth: ecco le berline più celebri che decenni fa hanno dato un nuovo significato al termine "auto sportiva"

Forever young