Il nome &egrave; ufficiale, si chiamer&agrave; Alfa Romeo Brennero la nuova B-Suv del Biscione, erede di MiTo e Giulietta, e parente di Jeep Avenger e Fiat 600, tutte e tre le vetture saranno assemblate sulla stessa linea in Polonia a Tichy. Sar&agrave; la prima auto anche elettrica del Marchio.  Alfa Romeo con un video sui suoi canali social ha ufficializzato, non direttamente ma fornendo chiari indizi il nome del Sport Urban Vehicle.  Alfa Romeo, caccia al nome  Anticipando con la frase &quot;Forse in fondo lo abbiamo sempre saputo&quot; il filmato dove appaiono su uno sfondo dominato dal camouflage del nuovo modello, una serie di coordinate, che non sono altro che quelle del Balocco Proving Ground, del Passo dello Stelvio, del Museo Storico Alfa Romeo di Arese e infine del Passo del Brennero con le coordinate 47&deg;00&#39;06&quot;N 11&deg;30&#39;21&quot;E. Non ci si pu&ograve; sbagliare.   Maybe we&rsquo;ve known it all along.#AlfaRomeo pic.twitter.com/dE10xGYXwO &mdash; Alfa Romeo (@alfa_romeo) December 6, 2023    Alfa Romeo Brennero sar&agrave; lungo circa 4,2 metri (Fiat 600 &egrave; 4,17) assemblato sulla piattaforma STLA Small di Stellantis Le versioni termiche saranno mosse dai 3 cilindri di 1.2 litri da 100 e da 136 cavalli dotato di sistema mild hybrid 48V, con un boost elettrico di 29 cv per ridurre le emissioni e i consumi.  La versione elettrica prevedibilmente sar&agrave; mossa dal noto un propulsore da 156 cavalli e di una batteria dalla capacit&agrave; di 54 kWh, per una autonomia di circa 400 km nel ciclo WLTP.  Brennero, che avr&agrave; un prezzo di partenza di circa 25.000 euro &egrave; attesa a offrire, grazie a un settaggio specifico di sospensioni e sterzo, un comportamento dinamico in linea con il retaggio di Alfa Romeo.  Potrebbe interessarti: Cassino si prepara per Alfa Romeo Giulia e Stelvio elettriche&nbsp; 

La Casa del Biscione ufficializza, seppur indirettamente, il nome del suo primo modello anche elettrico

Alfa Romeo, il nome del B-Suv sar&agrave; Brennero

        Lo stabilimento di Cassino si ferma per quaranta giorni, fino all&rsquo;8 gennaio 2024. Uno dei siti pi&ugrave; avanzati di Stellantis &egrave; oggetto della preparazione della nuova linea che sar&agrave; dedicata alle elettriche realizzate sulla piattaforma BEV STLA Large. Ovvero Maserati Grecale Folgore, dal primo trimestre del prossimo anno, ma soprattutto le eredi a batteria di Giulia e Stelvio. Le linee per la nuova architettura rappresentano un passo definitivo, tanto che i prototipi delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio elettriche sono stati mostrati ai sindacati in anteprima presso il Centro stile Alfa Romeo di Mirafiori. Nuove Stelvio e Giulia: i sindacati le hanno viste in anteprima Come hanno confermato Rocco Palombella e Gianluca Ficco, segretario generale e segretario nazionale della Uilm: &ldquo;Abbiamo avuto l&rsquo;opportunit&agrave; di vedere in anteprima i modelli di Melfi nonch&eacute; i due modelli Alfa full electric eredi di Giulia e di Stelvio che saranno prodotti nello stabilimento di Cassino sulla piattaforma large, ma confidiamo che nello stabilimento laziale potranno esserci ulteriori assegnazioni con altri Marchi&rdquo;. L&rsquo;esordio delle nuove generazioni di berlina e Suv a zero emissioni del Biscione dovrebbe essere nel 2025 e nel 2026. Potrebbe interessarti: prova di Alfa Romeo Stelvio 2023, l'ultimo highlander        

La piattaform STLA Large sar&agrave; la base: prima toccher&agrave; a Maserati Grecale Folgore e poi alla coppia del Biscione

Cassino si prepara per Alfa Romeo Giulia e Stelvio elettriche

La Pantera e il Biscione sempre insieme, Alfa Romeo Tonale diventa una Volante per la Polizia. Il Suv medio del Marchio veste la mitica livrea bianco-azzurra, utilizzato dalle Questure per il controllo del territorio.  Il primo esemplare &egrave; simbolicamente consegnato alla Polizia di Stato a Torino, presso il Centro Stile Alfa Romeo. Presenti il Ministro dell&rsquo;Interno, Matteo Piantedosi, il Capo della Polizia, Vittorio Pisani, l&rsquo;Amministratore Delegato Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato e il Managing Director di Stellantis Italia, Santo Ficili.    Tonale, le caratteristiche della &quot;Pantera&quot;  La Tonale della Stradale &egrave; nella versione con il 1.5 turbo benzina mild hybrid da 163 cavalli (leggi qui la nostra prova su strada), con cambio automatico a 7 rapporti, protezione balistica e antisfondamento ed equipaggiata con il tecnologico sistema &ldquo;Mercurio Extended&rdquo;, usato per velocizzare i controlli durante gli interventi operativi, sar&agrave; distribuita agli Uffici prevenzione generale e soccorso pubblico di tutte le Questure e ai principali commissariati di Polizia da dicembre fino al primo semestre 2024 in 850 esemplari.&nbsp;  Alfa Romeo e Polizia, la storia continua&nbsp;  Oltre settanta anni di stretta collaborazione, per la precisione dal 1952 con la 1900 Super TI speciale e proseguito nei Sessanta e Settanta con le iconiche Giulietta 1300 e Giulia super 1600, sino ad arrivare alle Volanti bianco-azzurre approdate sulle strade italiane ad inizio ann &#39;80&nbsp;con la 33 poi sostituite, nel tempo, dalle 155, 159 e Giulia. Adesso tocca alla sport utility.   

Consegnato il primo esemplare del Suv del Biscione alla Polizia di Stato: ecco quante saranno e le loro caratteristiche

Alfa Romeo Tonale &egrave; la nuova Pantera della Polizia

        Buon compleanno Autodelta! Il Marchio sportivo italiano, che per un ventennio ha accompagnato Alfa Romeo nelle sue avventure in pista, compie 60 anni. Un traguardo che Stellantis Heritage ha deciso di celebrare a Milano AutoClassica esponendo due modelli che hanno fatto la storia sportiva del brand del Biscione: la Giulia TZ del 1963 e la Alfasud Sprint 6C dell&rsquo;83.  Giulia e Alfasud, le due Autodelta a MIlano La Giulia TZ &egrave; proprio il primo modello a essere contraddistinto dal marchio Autodelta, fondato in quel 1963 dagli ingegneri Carlo Chiti e Lodovico Chizzola. All&rsquo;epoca, Autodelta aveva sede a Udine, prima di spostarsi a Milano nel &rsquo;65, pur mantenendo un certo livello di indipendenza dalla Casa madre. Giuseppe Luraghi, allora presidente dell&rsquo;Alfa Romeo, affid&ograve; a Chiti e Chizzola il ritorno del Biscione delle corse. Fu una scommessa vincente: la Giulia TZ all&rsquo;esordio si piazz&ograve; nei primi quattro posti nella Coppa Fisa del 1963 a Monza. Per poi raccogliere vittorie una lunga serie di vittorie in competizioni nazionali e internazionali come il Tour de Corse, la Targa Florio e altre ancora. Il nome TZ derivava dalla struttura tubolare del telaio (la sigla stava appunto per Tubolare Zagato) mentre sotto al cofano trovava posto un motore 1.570 a quattro cilindri bialbero in alluminio. La seconda Alfa Romeo Autodelta esposta a Milano AutoClassica da Stellantis Heritage &egrave; nata esattamente vent&rsquo;anni dopo la Giulia TZ: l&rsquo;Alfasud Sprint 6C del 1983. Progettata da Carlo Chiti, avrebbe dovuto essere omologata per il Mondiale Rally FIA nel Gruppo B, ma alla fine il progetto venne accantonato per concentrarsi sulle gare su pista, cos&igrave; di questa Alfasud Sprint 6C rimasero solo due esemplari a livello prototipale. Riconoscibile sin da subito grazie alle carreggiate allargate e alla configurazione a due soli posti, la Sprint 6C era equipaggiata con un motore V6 da 2,5 litri, lo stesso della GTV6, che erogava 158 cavalli. Grazie anche al peso inferiore alla tonnellata, l&rsquo;auto era in grado di esibire prestazioni di primo piano, tra cui una velocit&agrave; di punta di 215 km/h. Prestazioni che per&ograve; non pot&egrave; mai dimostrare, vista la decisione dei vertici di interrompere il progetto. Fiat Multipla 6x6, la one-off celebra i 25 anni della monovolume       

Il reparto sportivo di Alfa Romeo spegne 60 candeline e celebra il proprio compleanno esponendo due modelli iconici a MIlano AutoClassica

Autodelta celebra i suoi 60 anni a Milano AutoClassica

        Tre modelli, tre colori, una serie speciale di portata globale. Alfa Romeo lancia le versioni Tributo Italiano del Tonale, dello Stelvio e della Giulia. Differenti per le proposte di motorizzazione, sono accomunati dalla dotazione di serie e dall'offerta finanziaria Alfa Top Lease. A fronte di un anticipo variabile tra i 10.900 euro (Tonale mild hybrid) e 13.200 euro (Stelvio 2.2 diesel), &egrave; possibile guidare in leasing per 36 mesi uno dei tre modelli, con un canone mensile a partire da 350 euro su Tonale e 450 euro su Stelvio e Giulia. Al termine del periodo di noleggio &egrave; possibile restituire l'auto, riscattarla pagando la maxirata, scegliere un'altra Alfa Romeo. I prezzi di listino, in promozione, sono di 46.710 euro per Tonale 1.5 mild hybrid 160 cavalli, 56.308 euro su Giulia 2.2 diesel 210 cavalli Q4, 61.676 euro per lo Stelvio 2.2 210 cv Q4. Speciali nella dotazione e nei colori Cosa caratterizza le versioni Tributo Italiano? Anzitutto la colorazione, con le tinte Verde Montreal, Bianco Alfa, Rosso Alfa le uniche disponibili. L'abbinamento &egrave; al tetto nero e alla cornice del trilobo nera su Giulia e Stelvio, in Dark Miron sul Tonale.&nbsp; I dettagli dell'italianit&agrave; si trovano nel Tricolore applicato alle calotte degli specchietti e, a bordo, cucito sui poggiatesta dei sedili in pelle, insieme al logo Alfa Romeo (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) e al lettering Tributo Italiano. Sedili che sfoggiano una finitura in pelle traforata, cuciture e inserti rossi, oltre alla funzionalit&agrave; e al comfort del sistema di ventilazione e riscaldamento. Anche il sedile &egrave; riscaldabile e integra le palette del cambio (automatico 8 marce su Stelvio e Giulia, doppia frizione su Tonale Hybrid). La dotazione di serie della versione speciale comprende i fari adattivi Matrix led, le pinze freno Brembo verniciate di rosso e cerchi in lega proposti in tre misure differenti, a seconda del modello. Diciannove pollici su Giulia, 20" su Tonale, 21" su Stelvio. Inserti in tinta sui suv Altro elemento distintivo, particolarmente visibile sui due suv, &egrave; il bodykit in tinta carrozzeria. Gli archi passaruota e gli inserti sottoporta e sui paraurti sono nella colorazione della carrozzeria. Specifico dei suv &egrave; il portellone ad apertura automatizzata, mentre l'assetto controllato elettronicamente accomuna Stelvio, Tonale e Giulia.&nbsp;  Sul Tonale Tributo Italiano, la fascia in plancia ha un aspetto carbon look della fascia superiore, con illuminazione d'ambiente. Le motorizzazioni con cui sar&agrave; disponibile la serie speciale sono il 2 litri turbo benzina 280 cavalli su Stelvio e Giulia, Q4 come il 2.2 diesel 210 cavalli. Non manca l'opzione del diesel 160 cavalli trazione posteriore. Il Tonale Tributo Italiano &egrave; mild hybrid 1.5 160 cavalli o, ordinabile, in versione ibrida plug-in 280 cavalli.       

La serie speciale interessa l'intera gamma Alfa Romeo ed &egrave; proposta con un'ampia offerta di motorizzazioni. Dotazione di serie e scelte di stile caratterizzano il Tributo Italiano

Alfa Romeo Tonale Tributo Italiano, orgoglio tricolore con Stelvio e Giulia

        Tra poche settimane Alfa Romeo annuncer&agrave; il nome del Suv compatto - sar&agrave; Milano? Junior? - il primo modello della storia del Biscione che avr&agrave; anche una motorizzazione al 100% elettrica. Un passo storico, con la vettura che entrer&agrave; in produzione a inizio 2024, prima Alfa della nuova epoca assemblata fuori dall&rsquo;Italia, a Tichy in Polonia assieme a Fiat 600 e Jeep Avenger. Potrebbe interessarti:&nbsp; "La 33 Stradale avr&agrave; un seguito. E il B-Suv..."&nbsp; Il quarto modello della gamma dopo Tonale, Stelvio e Giulia, sar&agrave; lungo 4,2 metri, con alta probabilit&agrave; riproponendo i powertrain prospettati per le &ldquo;cugine&rdquo;. Ovvero l&rsquo;elettrico a trazione e motore anteriori con potenza 156 cavalli, batteria da 54 kWh e autonomia di circa 400 km e il mild hybrid benzina col 1.2 3 cilindri e una potenza di 136 cavalli. Una piccola Alfa a doppio motore Dovrebbe presentare assetto, sospensioni e sterzo ottimizzati per maggiori precisione e piacere di guida. Ma proprio come anticipato da Jeep Avenger 4x4 concept potrebbe presentare una top di gamma. Un Suv compatto Alfa Romeo a trazione integrale completamente elettrica, una soluzione dual motor, con una potenza di sistema di oltre 200 cavalli e prestazioni sportiveggianti. Per dare lustro a quella che si prospetta a prossima bestseller del Marchio. Potrebbe interessarti: il V6 Alfa Romeo sopravviver&agrave; oltre il 2025       

Una versione elettrica a trazione integrale, prospettata anche per Jeep Avenger, potrebbe essere la top di gamma

Alfa Romeo, il B-Suv sarà anche dual motor?

Castagna Vittoria &egrave; un modo per riallacciare una storia interrotta nel 1954, nata a Milano nel 1849 e scritta a colpi di realizzazioni artigianali. Maestri carrozzieri, &quot;coachbuilder&quot; per dirla all&#39;inglese.  Andr&agrave; all&#39;asta, curata da Car &amp; Classics, tra il 15 e il 22 novembre prossimo la Castagna Vittoria. Un progetto nato partendo da un&#39;Alfa Romeo 75 e con il glorioso motore V6 3 litri Busso sotto al cofano: 255 cavalli la potenza dichiarata al tempo.&nbsp;Nelle giornate di Auto Classica, a Milano, dal 17 al 19 novembre, sar&agrave; protagonista nello stand dello specialista in vendite di auto storiche.    La carrozzeria &egrave; un&#39;opera d&#39;arte  Presentata al Salone di Ginevra del 1995, la Vittoria &egrave; la prima realizzazione Castagna dell&#39;epoca moderna, quella successiva al fallimento intervenuto nel 1954 e riportata in vita dagli investimenti di Acampora e Petra.  L&#39;originalit&agrave; del design &egrave; assoluta, scritta dalle forme del frontale, con il trilobo Alfa Romeo interpretato in una V che si raccorda alle nervature sul cofano e abbracciano i montanti anteriori.&nbsp;  La particolarit&agrave; della realizzazione &egrave; nella carrozzeria con pannelli in alluminio battuti a mano. Alle linee tese del frontale si sostituiscono volumi pi&ugrave; ampi tra tetto e lunotto, a chiudere in una sorta di mantello in coda. Il taglio a coda tronca &egrave; una firma stilistica e tema tecnico scelto per migliorare l&#39;aerodinamica.&nbsp;  Se sotto la carrozzeria c&#39;&egrave; la meccanica dell&#39;Alfa Romeo 75, a bordo spiccano le lavorazioni in legno, con inserti in plancia e abbinati ai rivestimenti in pelle color verde scuro e le parti in Alcantara, sui pannelli delle portiere, sul tunnel e in plancia.    Il valore atteso all&#39;asta  Quanto pu&ograve; valere una Castagna Vittoria con 2.500 km all&#39;attivo come l&#39;esemplare in vendita? Le stime di Car &amp; Classic posizionano l&#39;Alfa tra i 145 e i 155 mila euro al cambio attuale. 

Il valore dell&#39;esemplare realizzato su base Alfa Romeo 75 V6 ha un valore ben oltre i 100 mila euro. Ecco quali sono le caratteristiche chiave del progetto di rinascita per la Carrozzeria Castagna

Castagna Vittoria all&#39;asta: l&#39;esemplare unico sar&agrave; a Milano AutoClassica

        Il clima intorno ad Alfa Romeo &egrave; sempre elettrico, di nome e di fatto. Il futuro del Biscione sar&agrave; solo a batterie dal 2027, con una preponderanza di Suv, grandi, medi, compatti e piccoli, la nuova Giulia, un potenziale ammiraglia, forse la Duetto. Ma la storia non finisce qui, Alejandro Mesonero-Romanos, capo del Centro Stile Alfa Romeo, ha lanciato il sasso nello stagno. Una monovolume, MPV, van o furgone, chiamatelo come pi&ugrave; vi aggrada non &egrave; fuori dai radar del Costruttore. Parlando delle forme del furgone di Alfa Romeo negli anni Cinquanta, il Romeo (proprio cos&igrave;) il capo del design del Marchio ha detto ad Autocar: &ldquo;Era bellissimo. A proposito, non bisognerebbe sorprendersi se un giorno tornasse&rdquo;. Non sarebbe una sorpresa, perch&eacute;, anche se incosapevolmente, Alfa Romeo ha creato il primo monovolume della storia, come leggerete nella prossima pagina. Una lounge col Cuore Sportivo? La piattaforma Stellantis Large si presterebbe all&rsquo;opera di una monovolume elettrica del Biscione. La carrozzeria sta tornando di moda su mercati importanti come USA e Cina. Il concetto di lounge viaggiante, ovviamente a batteria, capace di ospitare con grande modularit&agrave; pi&ugrave; device della media, stuzzica la clientela e ovviamente anche i Costruttori. I multispazio sono rari, ma presenti con personalit&agrave; nella storia Alfa Romeo, seppur con una maggioranza di veicoli commerciali. Vediamo i pi&ugrave; famosi. &nbsp;Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Alfa Romeo nuove e usate &nbsp; A.L.F.A. 40/60 HP Aerodinamica La prima monovolume della storia &egrave; stata Alfa, non ancora ai tempi Alfa Romeo. Pezzo unico, chiamato Siluro Ricotti, perch&eacute; nel 1914 il nobile milanese Marco Ricotti commission&ograve; alla Carrozzeria Castagna un modello aerodinamico per migliorare le gi&agrave; ottime prestazioni della 40/60 HP.  Una monovolume da corsa, da 139 km/h all&rsquo;epoca, realizzata in un solo esemplare, andato perso e poi replicato negli anni Settanta. &Egrave; un vanto del Museo Storico di Arese. &nbsp;Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Alfa Romeo nuove e usate &nbsp; Alfa Romeo Romeo Van commerciale del Biscione. Nome del progetto B10, conosciuto come Autotutto e prodotto dal 1954 al 1967 a Pomigliano d&rsquo;Arco in 22 esemplari. Piuttosto avanzato per l&rsquo;epoca. Grazie alla trazione anteriore, che permetteva di abbassare il livello del piano di carico.  Mosso prima con un benzina 1290 cm3 da 35 cavalli e capace di sfiorare i 100 km/h e poi anche con un Diesel a due tempi di 1.2 sovralimentato con un compressore volumetrico, capace di 30 cavalli. Realizzato in tre serie, le ultime due con cambio manuale ZF a quattro marce. &nbsp;Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Alfa Romeo nuove e usate &nbsp; Alfa Romeo A12 e F12 In produzione dal 1977 al 1983, sempre prevalentemente a Pomigliano d&rsquo;Arco. &ldquo;A&rdquo; sta per autocarro, con vano aperto, &ldquo;F&rdquo; per furgone, con vano chiuso. In serie minore furono realizzati anche A11 e F11, pi&ugrave; compatti. Lunghi 4,49 metri, erano spinti dal quattro cilindri 1.3 della Giulia depotenziato a 52 cavalli, capace di 112 km/h.  Il motore Diesel era il 1.8 litri Perkins da 50 cavalli, meno brillante (95 km/h). Il cambio era lo ZF manuale a quattro marce, la razione anteriore. Nel 1980 fu realizzato anche un prototipo di F12 a trazione elettrica, da 65 km/h e 110 km di autonomia. &nbsp;Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Alfa Romeo nuove e usate &nbsp; Alfa Romeo AR6 e AR8 Nato dalla Sofim, nel 1978 arriv&ograve; l&rsquo;AR8 gemello dell&rsquo;veco DailyI, dotato di un 2.4 litri Diesel da 72 avalli.  Poi rinnovato nel 1975 con un Turbodiesel da 95 cavalli e anche con la versione a trazione integrale.  La sinergia continu&ograve; con un altro bestseller torinese, l&rsquo;immortale Fiat Ducato. Era il 1985, tempo per l&rsquo;AR6, con un 2.5 litri da 75 cavalli, rimasto in produzione fino al 1990. &nbsp;Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Alfa Romeo nuove e usate       

Il Marchio del Biscione ha un primato anche in questa categoria, che torna di attualit&agrave;. Ecco le Alfa MPV pi&ugrave; celebri.

Monovolume Alfa Romeo, la storia ritorna?

        A lungo &egrave; rimasto un modello nei sogni degli appassionati, rimasti delusi da condizioni tecniche e finanziarie del tempo, che hanno impedito lo sviluppo di un'Alfa Romeo Giulietta allineata agli stilemi della Giulia. Cos&igrave;, per oltre un decennio, ha resistito sul mercato, nel competitivo segmento C delle berline, con un progetto fondamentalmente immutato. I rendering su quel che avrebbe potuto essere una hatchback in stile Giulia e (sogno mostruosamente proibito dei veri petrolhead) a trazione posteriore, hanno saturato l'internet. Suv garanzia di guadagni e le compatte? Il mercato &egrave; stato guidato sempre pi&ugrave; verso i suv prima e i crossover poi. Dal segmento C a una sostituzione in termini di volumi affidata ai B-suv, negli ultimissimi anni a spopolare. E le berline compatte? Una sorta di modelli "resistenti", sui quali Jean-Philippe Imparato non esclude possano essere ancora una scelta redditizia. Agli inglesi di Autocar, parlando di un'erede diretta della Giulietta, diversa dall'Alfa Romeo Tonale e il suo posizionamento suv, ha commentato: "Non sono certo che non facciamo soldi, anche su una hatchback".&nbsp; Una dichiarazione non basta a indicare un progetto validato e pronto. Tuttavia, le condizioni odierne e le economie di scala delle architetture STLA offrono ad Alfa Romeo e altri marchi maggior spazio di manovra di quanto non ve ne fosse in passato. Le STLA elettriche &nbsp; In casa Lancia, intorno all'architettura STLA Medium, arriver&agrave; un modello come l'ammiraglia fastback nel 2026. Un indizio di carrozzeria che, se confermato e non diluito in proporzioni da crossover, allora darebbe spinta a un portfolio di prodotti anche diversi dal "solo suv".&nbsp; Aspettando gli eventuali sviluppi di un'erede della Giulietta, il futuro prossimo di Alfa Romeo &egrave; ben delineato intorno alla novit&agrave; del B-suv elettrico. Il progetto "Kid" &egrave; in arrivo nel 2024, su un'architettura condivisa con modelli come Avenger e la produzione destinata al sito di Tychy in Polonia. Nel 2026, invece, sono attesi i progetti del nuovo Stelvio e della nuova Giulia, seguiti subito dopo da un grande suv elettrico.&nbsp; Il posizionamento premium di Alfa Romeo potrebbe, infine, oltre a rilanciare una compatta 5 porte erede della Giulietta, introdurre il marchio nel perimetro degli MPV di lusso. Una nicchia verso la quale l'interesse di molti costruttori si &egrave; fatto, di recente, concreto con le novit&agrave; soprattutto firmate Lexus e quella in arrivo di Volvo EM90.       

L'a.d. non esclude le possibilit&agrave; di realizzare una berlina di segmento C che sia redditizia per le casse del marchio. Nel 2024 tocca al B-suv elettrico

Alfa Romeo, Imparato e la "sfida" di un'erede della Giulietta

        Dopo i Carabinieri e la Polizia, anche la Guardia di Finanza dovrebbe poter contare, nella sua flotta, su Alfa Romeo Tonale. L&rsquo;anticipazione arriva dai social, per essere precisi dalla pagina Instagram @puntato_forze_di_polizia, dove spunta una foto che raffigura il Suv nella sua nuova veste per le Fiamme Gialle. Si attende l&rsquo;annuncio ufficiale Nulla di ufficiale, ancora, ma la vettura che vediamo in foto sembra avere tutta l&rsquo;aria dell'allestimento standard per la Guardia di Finanza, con tanto di illuminazione apposita e sirene. Nessuna notizia sul motore, ma &egrave; lecito ipotizzare che la versione sia la stessa gi&agrave; in dote a Carabinieri e Polizia: quella con il motore&nbsp;Hybrid 1.5 160 Cv TCT7. La scelta del modello, poi, non ha bisogno di troppe spiegazioni. Si tratta di una vettura robusta e affidabile, particolarmente adatta alle attivit&agrave; di pattugliamento e alle varie funzioni che spettano alle forze dell&rsquo;ordine del nostro Paese. Non resta dunque che attendere un annuncio ufficiale che, a questo punto, si immagina arriver&agrave; presto. Da Subaru a BMW, tutte le auto straniere della Polizia di Stato       

Nessuna notizia ufficiale, ma l&rsquo;immagine parla da s&eacute;: dopo Carabinieri e Polizia, il Suv italiano ora si veste con la livrea delle Fiamme Gialle

Alfa Romeo Tonale per la Guardia di Finanza, spunta la foto sui social

        La 40&ordf; edizione di "Auto e Moto d'Epoca" a Bologna &egrave; un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di auto classiche, ma per gli alfisti l'evento 2023 lo sar&agrave; ancora di pi&ugrave;. C'&egrave;, infatti, il debutto in un salone internazionale per&nbsp;l'Alfa Romeo 33 Stradale, presentata come madrina onoraria del programma "Alfa Romeo Classiche". Questo modello, prodotto in soli 33 esemplari, &egrave; stato realizzato con una precisione artigianale in collaborazione con Touring Superleggera e si ispira alla Tipo 33 del 1967, riconosciuta come una delle auto pi&ugrave; belle di tutti i tempi. Ogni 33 Stradale &egrave; una creazione unica, personalizzata attraverso il servizio "La Bottega", che coinvolge i clienti sin dall'inizio del processo di produzione e permette loro persino di "firmare" il numero di telaio. Un "Certificato di Autenticit&agrave;" certifica ciascun esemplare, garantendo la sua originalit&agrave;.  Il programma Alfa Romeo Classiche Questo progetto &egrave; parte integrante del programma "Alfa Romeo Classiche" un'iniziativa dedicata a proteggere e promuovere la storia del marchio. Il vertice aziendale &egrave; coinvolto direttamente in tutte le attivit&agrave; legate a questa iniziativa, con il CEO di Alfa Romeo e il responsabile del dipartimento Heritage che presiedono il comitato di certificazione. Il programma Heritage "Alfa Romeo Classiche" offre una serie di servizi, tra cui il Certificato di Origine, il Certificato di Autenticit&agrave; e il Servizio di Restauro. Il Certificato di Origine permette ai proprietari di scoprire la storia completa del loro veicolo, mentre il Certificato di Autenticit&agrave; conferma l'autenticit&agrave; di un veicolo d'epoca attraverso un rigoroso processo di ispezione. Il Servizio di Restauro &egrave; disponibile per la manutenzione e la riparazione dei componenti meccanici ed estetici. La storia di Alfa Romeo al Salone In occasione di Auto e Moto d'Epoca, Alfa Romeo celebra anche alcune date importanti nella sua storia, tra cui i 60 anni dalla presentazione dell'Alfa Romeo Giulia Sprint GT, una coup&eacute; iconica. Si festeggia anche il trentesimo anniversario della vittoria di Alfa Romeo nel Campionato DTM con l'Alfa Romeo 155 V6 Ti "DTM," dimostrando la capacit&agrave; del marchio di competere con i giganti tedeschi. Infine, si celebrano i dieci anni dell'Alfa Romeo 4C, un'icona delle auto sportive.  Alfa Romeo, nel suo futuro potrebbe esserci anche un minivan di lusso       

Il modello, prodotto in soli 33 esemplari, &egrave; stato scelto come "madrina" del programma "Alfa Romeo Classiche"

Alfa Romeo celebra la 33 Stradale al Salone Auto e Moto d'Epoca

        Nel futuro di Alfa Romeo potrebbe esserci spazio anche per un minivan elettrico di lusso. A rivelarlo &egrave; stato il capo del design del Biscione, Alejandro Mesonero-Romanos, nel corso di un'intervista rilasciata al magazine britannico Autocar. Il designer spagnolo ha fatto riferimento al modello Romeo/Autotutto, popolare furgone lanciato negli anni '50 con il Marchio del Biscione, affermando che &ldquo;era bellissimo. Non sarei sorpreso se un giorno tornasse&rdquo;. Minivan Alfa Romeo, ritorno alle origini? Difficile dire se quella di Mesonero-Romanos sia una chiara indicazione del futuro commerciale di Alfa Romeo oppure una provocazione. Di certo c'&egrave; che il segmento dei minivan premium rappresenta una nicchia in crescita, specie su mercati come quello cinese. Cos&igrave; come non mancano le Case europee, da Mercedes con la Classe V a Volvo con la nuova EM90 (in rampa di lancio a novembre, n.d.r.), che hanno voluto investire in questa tipologia di vetture. Per quanto riguarda Alfa Romeo, come accennato, si tratterebbe di un ritorno alle origini: la prima generazione del furgone Romeo, conosciuto anche con i nomi di Autotutto e T10, venne prodotta in tre serie dal 1954 al '67. Per poi essere sostituito dai modelli A12 ed F12, rimasti in produzione fino al 1983, quando il Biscione decise di dedicarsi unicamente alle autovetture. Va comunque detto che i modelli citati erano pensati per utilizzi molto distanti da quelli a cui sarebbe destinato un ipotetico nuovo minivan Alfa Romeo. Quest'ultimo, qualora venisse effettivamente realizzato, andrebbe infatti a inserirsi in un segmento dove a dominare sono i brand premium, e in cui comfort e tecnologia sono requisiti essenziali. Alfa Romeo, i nuovi modelli in arrivo In attesa di scoprire le reali intenzioni del Biscione circa il minivan citato da Mesonero-Romanos, prosegue in piano di rilancio di Alfa Romeo con cui l'amministratore delegato Jean-Philippe Imparato punta a ottenere un nuovo record di vendite del brand. Consolidata la Tonale, che ha permesso alla Casa milanese di ottenere un vero boom di vendite nel 2023 (+108,2% nel primo semestre rispetto all'anno precedente, secondo ACEA) ora Alfa Romeo si prepara al prossimo passo. Che dovrebbe essere costituito da un altro Suv, stavolta del segmento B, realizzato sulla stessa piattaforma delle &ldquo;cugine&rdquo; Jeep Avenger e Fiat 600e. Questo modello, il cui design &egrave; stato anticipato da un'immagine sfuggita in rete, avr&agrave; un ruolo chiave in quanto sar&agrave; la prima Alfa (anche) 100% elettrica, nonch&eacute; il modello che potr&agrave; potenzialmente ottenere i numeri di vendita migliori. Se ormai &egrave; certo che il B-Suv far&agrave; il suo debutto nel 2024, meno chiara &egrave; la tempistica relativa agli altri futuri modelli del brand. Le prossime Alfa a uscire dovrebbero comunque essere le nuove generazioni di Giulia e Stelvio, e un grande Suv atteso per il 2027. Con la possibilit&agrave; di vedere anche dei &ldquo;jolly&rdquo; se le cose andranno bene, come una nuova hatchback-coup&eacute;, citata da Imparato come possibile nuova Alfetta, e il minivan chiamato da Mesonero-Romanos. Oltre alle ulteriori serie limitate che seguiranno la 33 Stradale. La carne al fuoco &egrave; davvero tanta. Leggi anche: Alfa Romeo 33 Stradale, &egrave; davvero sulla strada giusta?        

A rivelarlo &egrave; stato il capo dello stile del Biscione, Alejandro Mesoner-Romanos: sar&agrave; il ritorno dell'iconico Autotutto/Romeo?

Alfa Romeo, nel suo futuro potrebbe esserci anche un minivan di lusso

        &Egrave; una novit&agrave; per la quale si dovr&agrave; ancora attendere, guarda al medio periodo e, soprattutto, a mercati dove il segmento dei suv di lusso assicura altri numeri rispetto alla realt&agrave; europea. L'Alfa Romeo (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;elettrica che si posizioner&agrave; nel segmento E &egrave; attesa nel 2027, saranno altri i progetti (cruciali) che il Biscione presenter&agrave; a breve, gi&agrave; nel 2024 con il B-suv termico ed elettrico. Una driver's car come dev'essere un'Alfa&nbsp; Ad Autocar, Jean Philippe Imparato ha spiegato quanto sia un modello strategico specialmente in Cina e negli USA, il grande suv sportivo: "Se restassi solo nell'Europa occidentale non farei mai questa macchina, perch&eacute; i volumi sono piccoli e non so come evolver&agrave; il segmento. Metto le energie sulle sensazioni alla guida che dar&agrave; l'auto", le parole dell'a.d. Alfa Romeo. I modelli rivali saranno progetti come il Cayenne elettrico, previsto su un medesimo orizzonte temporale, oggi invece &egrave; gi&agrave; realt&agrave; la Mercedes EQE Suv, pur con tutt'altre specificit&agrave;, di stile e tipologia di prodotto. Architettura Large e stile muscoloso Sappiamo come Alfa Romeo produrr&agrave; in Italia i modelli su architettura SLTA Large presso lo stabilimento di Cassino. Potrebbe toccare gi&agrave; al modello erede dello Stelvio tale architettura elettrica; certamente sar&agrave; la base per il suv di segmento E di cui si discutere per il lancio nel 2027. Un'architettura STLA Large a 800 volt, in grado di assicurare le prestazioni dinamiche sportive che devono appartenere ad Alfa Romeo, come ha aggiunto il responsabile dello Stile, Alejandro Mesonero Romanos: "Ritengo che Alfa Romeo faccia auto per guidatori, dovremo enfatizzare la muscolarit&agrave; del posteriore in modo che appaia davvero una trazione posteriore"       

Il modello sar&agrave; strategico per agire nel segmento del lusso sportivo e nascer&agrave; su architettura STLA Large. Imparato ha tratteggiato la centralit&agrave; del suv Alfa soprattutto su alcuni mercati

Alfa Romeo, il grande suv elettrico si farà nel 2027

&Egrave; indubbio che l&rsquo;Alfa Romeo sia un&rsquo;icona italiana del motorismo in tutto il mondo. Il lancio del rifacimento della 33 Stradale (del vecchio modello iconico della Casa del Biscione) ha scaturito, per&ograve;, non poche polemiche, soprattutto da parte dei puristi e degli appassionati in generale, perch&eacute; ritenuta troppo simile alla Maserati MC 20. Non di meno, ha sollevato un polverone anche il fatto di aver snaturato quello che &egrave; il cuore di questa icona, ossia il motore termico, sostituito con uno elettrico (per stare al passo con i tempi moderni).  Il vero problema dell&#39;Alfa Romeo  C&rsquo;&egrave; anche da dire che in un momento cos&igrave; delicato dal punto di vista economico per l&rsquo;automotive, non c&rsquo;&egrave; da meravigliarsi se il gruppo Stellantis esce con un prodotto simile a quello che ha gi&agrave; in casa.&nbsp; Il problema, quindi, risulterebbe essere un altro: non tanto il lancio del nuovo modello in s&eacute;, quanto la strategia complessiva adottata sull&rsquo;Alfa Romeo in generale.&nbsp;  Vediamo, infatti, come il posizionamento del brand, nel mercato dell&rsquo;automotive, &egrave; molto alto e va contro quella che &egrave; la storia della Casa del Biscione. Per concludere, quello che dovrebbe preoccupare, pi&ugrave; che le similitudini con la Maserati MC 20, &egrave; la difficolt&agrave; di trovare un posizionamento corretto, adatto, all&rsquo;identit&agrave; del brand che sia anche in linea con la storicit&agrave; del marchio.   

Con il lancio del rifacimento del modello iconico, la Casa del Biscione &egrave; stata accusata di essere troppo simile alla MC 20. I problemi, per&ograve;, sono altri

Alfa Romeo 33 Stradale: &egrave; davvero sulla strada giusta?

        Solo per gli USA, almeno per adesso. Ecco le Carbon Edition, serie speciale di Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio, i top di gamma del modello, punto di riferimento per prestazioni e comportamento dinamico delle rispettive categorie. Saranno assemblati 130 esemplari, che arriveranno nelle concessionarie americane entro fine 2023 con prezzi di partenza, escluse le tasse dei relativi stati di 84.875 e 92.275 dollari. Potrebbe interessarti: Il V6 Alfa Romeo sopravviver&agrave; oltre il 2025&nbsp; Le super Alfa per gli States Spiccano per l&rsquo;adozione di fibra di carbonio sul trilobo del Biscione, il diffusore posteriore, le prese d&rsquo;aria sul cofano, retrovisori e le minigonne. Optional il tetto in carbonio, i colori di carrozzeria sono Alfa Red, Rosso Etna e Vulcano Black. Decisamente evocativi.    Risaltano anche cerchi neri a cinque petali sono da 21 pollici per Stelvio e da 19 pollici per Giulia, con pinze freni color oro, che non passano inosservate. All&rsquo;interno ci sono le sellerie in pelle rossa, ancora fibra di carbonio su console, pannelli delle portiere e plancia e l&rsquo;impianto audio Harman Kardon. Le Carbon Edition dispongono di sistemi di assistenza alla guida sono di secondo livello avanzato, ma la chiave &egrave; sempre il &nbsp;V6 di 2.9 litri bi-turbo, abbinato al cambio automatico a 8 marce, alla trazione posteriore su Giulia e integrale permanente Q4 su Stelvio, eroga 520 cavalli e 600 Nm di coppia. Resteranno un sogno americano? Molto probabile, anche se alle nostre latitudini le serie limitate 100&deg; Anniversario delle Quadrifoglio sono andate esaurite in poche settimane. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Alfa Romeo nuove e usate       

Serie speciale delle Quadrifoglio, al momento riservate solo ai clienti degli States

Made for America (per ora) Alfa Giulia e Stelvio Carbon Edition

Il V6 Alfa Romeo delle Quadrifoglio, Giulia e Stelvio, avr&agrave; vita oltre il 2025. Il motore pi&ugrave; prestigioso e performante del Marchio, che si riallaccia a un retaggio storico inimitabile di propulsori del Biscione, avr&ograve; prospettive, almeno a breve termine.  Ossigeno per uno dei sei cilindri migliori della storia, oltre lo scoglio della normativa antinquinamento Euro 7, che sar&agrave; spostata di almeno due anni.  Finalmente una buona novella per gli appassionati confermata da Jean-Philippe Imparato, CEO del Marchio ad Autocar.  Rester&agrave; ancora in produzione il V6 di 2.9 litri bi-turbo, evoluzione dell&rsquo;eccezionale otto cilindri aspirato Ferrari, continuer&agrave; a ruggire sotto i cofani delle Quadrifoglio, dal 2015 riferimento assoluto delle rispettive categorie, con potenza di 510 cavalli, arrivato a 540 sulle Giulia GTA e GTAm.  Ossigeno anche per il pi&ugrave; recente V6 di 3 litri della nuova 33 Stradale, derivato dal motore Maserati.  Le parole di Imparato:  &ldquo;S&igrave;, avremo ancora quei motori, attendo la versione definitiva dell&#39;Euro 7 quest&#39;anno. Mi piacerebbe che il nuovo regolamento fosse interessante&rdquo;.  Un poco di ossigeno, ci voleva. In attesa del countdown, che prevede tutte le Alfa Romeo nuove solo elettriche dal 2027.  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Alfa Romeo nuove e usate 

Il cambio di rotta della UE sulla normativa Euro 7 cambia le prospettive a medio termine. Le Parole del CEO Imparato

Il V6 Alfa Romeo sopravviver&agrave; oltre il 2025

        L&rsquo;auto di Messina Denaro, morto in carcere a causa delle sue gravi condizioni di salute nella notte tra domenica 24 e luned&igrave; 25 settembre, era un'Alfa Romeo Giulietta di colore nero, ritrovata nei pressi del cosiddetto &ldquo;terzo covo&rdquo;, a Campobello di Mazara, nel trapanese. Qui si ritiene che il boss abbia trascorso gran parte del suo periodo di latitanza. Il veicolo era parcheggiato in un garage appartenente al figlio di Giovanni Luppino, l&rsquo;imprenditore agricolo senza precedenti penali che faceva da autista al boss. Come ricorderete i due sono stati arrestati in una delle occasioni in cui lo aveva accompagnato con la sua Bravo alla clinica per i trattamenti oncologici. Messina Denaro dunque si &ldquo;faceva aiutare&rdquo; da Giovanni Luppino, che risultava incensurato. La storia dellla Giulietta di Messina Denaro Al momento del ritrovamento, la Giulietta &egrave; stata perquisita su ordine del procuratore aggiunto Paolo Guido, ma all'interno non sono stati trovati documenti o materiale rilevante, n&eacute; un dispositivo GPS che avrebbe potuto svelare i movimenti del capomafia. Tuttavia, gli investigatori ritengono che l'auto sia stata acquistata personalmente da Messina Denaro presso una concessionaria di Palermo nel gennaio 2022, dando dentro una Fiat 500 e pagando 10.000 euro in contanti. Come &egrave; facile immaginare, sia il contratto di acquisto, sia la permuta risultano intestati a qualcun altro, in questo caso un&rsquo;anziana donna disabile di 87 anni, madre di Andrea Bonafede, il geometra di Campobello che avrebbe prestato l'identit&agrave; al boss a partire dal 2020, anno del suo primo intervento chirurgico per il tumore.  Come hanno fatto gli investigatori a trovare l&rsquo;auto del boss Nel borsello requisito al boss in occasione dell&rsquo;arresto c'era la chiave di un&rsquo;auto. Dal codice della chiave, i PM sono arrivati alla Giulietta. Successivamente gli investigatori hanno ricostruito, grazie a un sistema di intelligenza artificiale, gli spostamenti della macchina, risalendo al suo covo di vicolo San Vito, il primo individuato dagli investigatori. Quando finalmente era stato scoperto il terzo nascondiglio, la polizia l&rsquo;ha trovato vuoto, almeno nel corso dei primi controlli. A quel punto &egrave; stato usato un georadar e nei pressi di Via San Giovanni, dove si trova anche l&rsquo;abitazione dell&rsquo;autista del boss Luppino &egrave; stata infine rinvenuta l&rsquo;automobile. L'auto &egrave; stata ritrovata il 21 gennaio 2023 mentre l'arresto era avvenuto presso la clinica Maddalena di Palermo il 16 gennaio 2023, dopo 30 anni di latitanza.  Qualche dettaglio sull&rsquo;auto di Messina Denaro L&rsquo;auto di Messina Denaro &egrave; una Alfa Romeo Giulietta, berlina media compatta di Segmento C, modello che &egrave; stato costruito nello stabilimento FCA di Cassino a partire dall&rsquo;anno 2010 e fino al dicembre del 2020, quando &egrave; andata fuori produzione dopo oltre un decennio di commercializzazione.        

Il boss della mafia legato a Cosa Nostra e latitante per decenni non ostentava ricchezze tenendo un basso profilo: ecco con quale auto si muoveva indisturbato

Ecco qual era l’auto di Matteo Messina Denaro

        Sei decadi per una perla, sessant'anni fa, nel settembre del 1963 veniva presentata, prima nel neonato stabilimento di Arese&nbsp;e in seguito al&nbsp;Salone di Francoforte, una delle vetture pi&ugrave; ambite del periodo, vera e propria icona del design e della meccanica italiana: l'Alfa Romeo Giulia Sprint GT. Impossibile dimenticarla. Forte di uno stile mozzafiato e inconfondibile, la carrozzeria di questa coup&eacute; 4 posti, contraddistinta dal suo caratteristico &laquo;scalino&raquo; sul cofano, nasce dalla matita del giovane&nbsp;Giorgetto Giugiaro, allora in forze alla carrozzeria Bertone. Classico dei classici. Biscione al top: una gran turismo equipaggiata con il classico bialbero Alfa Romeo da 1,6 litri con 106 cavalli, in grado di lanciare la vettura a 180 Km/h. La Sprint GT alza cos&igrave; l&rsquo;asticella del fascino e delle prestazioni della gamma&nbsp;Giulia. Al vertice della sua categoria. Potrebbe interessarti: nuova Alfa Romeo 33 Stradale: 33 volte bellissima&nbsp; Alfa Romeo Giulia Sprint GT in una famiglia speciale La &ldquo;dinastia&rdquo; &egrave; proseguita florida e ammirata, nel corso degli anni evolve in diverse versioni, dalla GTA alla GT Veloce e GT Junior, dalla 1750 alla 2000 GTV diventando uno dei pi&ugrave; grandi successi della Casa del Biscione. Senza dubbio la sua eredit&agrave; (su FCA Heritage la storia delle grandi Alfa) continua a renderla desiderabile agli appassionati di tutto il mondo. Indimenticabile. Potrebbe interessarti: le migliori Alfa Romeo nuove e usate        

60 anni per la classica sportiva del Biscione, la prima auto prodotta al Portello, storico stabilimento

Buon compleanno Alfa Romeo Giulia Sprint GT

&ldquo;Attraverso quest&rsquo;auto volevamo fare passare un messaggio: che l&rsquo;Alfa Romeo pu&ograve; fare cose eccezionali&rdquo;. Con queste poche schiette parole Jean-Philippe Imparato, il capo del Marchio milanese, ha spiegato la genesi dell&rsquo;Alfa Romeo 33 Stradale. Di quest&rsquo;auto ormai sappiamo quasi tutto: forma, contenuti e tecnologia. Per&ograve; esistono tanti altri dettagli attorno al progetto ancora poco noti al grande pubblico. Auto &egrave; in grado di svelarvi qui certi retroscena che fanno comprendere appieno la natura del progetto Alfa 33 Stradale, la genesi di questa supercar e il perch&eacute; di certe scelte tecniche.  Alfa Romeo 33 Stradale, l&#39;analisi della nuova supercar    33 Stradale, l&#39;Alfa dei sogni  La 33 Stradale &egrave; nata da un sogno: una supercar che esplorasse al massimo la potenzialit&agrave; del Marchio Alfa in chiave di design e tecnologia. Non una concept da salone fine a se stessa, ma una vettura vera. Reale e marciante. Da vendere in (piccolissima) serie a pochissimi fortunati clienti.  L&rsquo;idea ovviamente &egrave; stata quella di ispirarsi alla mitica Alfa 33 Stradale del 1967. Quell&rsquo;auto derivava da un modello da corsa realizzato a ne anni &lsquo;60 per partecipare al campionato del mondo Prototipi. Quindi aveva connotazioni davvero racing. La moderna 33 Stradale si ispira allo stile e ai contenuti della mitica 33 di 56 anni fa. Le stesse forme morbide e sinuose ma anche soluzioni di design reinterpretate in stile moderno con tecnologia di oggi. Come i fari a Led, lo scudetto tridimensionale sul muso ottenuto lavorando lamelle di alluminio spazzolato.  Un capolavoro poi sono le porte a elitra come quelle della 33 di un tempo. Il termine &ldquo;elitra&rdquo; identofica il movimento delle ali di un insetto, che si aprono non verso l&rsquo;alto come le ali di un gabbiano o di una farfalla, ma lateralmente e in avanti. Come un coleottero o una coccinella. L&rsquo;Alfa le ha reinterpretate in modo formidabile riproponendo le stesse porte a elitra del 1967. Il design della Stradale &egrave; una rivisitazione moderna delle forme della 33 del 1967 senza essere un banale copia/incolla di stile...  Leggi il servizio completo sui segreti della nuova Alfa Romeo 33 Stradale su Auto in edicola dal 15 settembre, oppure clicca qui per l&#39;edizione digitale   

Segreti e retroscena della nuova supercar del Biscione: perch&eacute; &egrave; fatta cos&igrave;, per quale motivo &egrave; stato scelto il V6 e da dove viene la sua tecnologia

Nuova Alfa Romeo 33 Stradale: 33 volte bellissima

        Sar&agrave; cos&igrave; il nuovo B-Suv di Alfa Romeo? Sono comparse in rete alcune immagini che sarebbero provenienti dalle schermate del sistema multimediale del quarto modello di serie della gamma del Biscione, dopo Giulia, Stelvio e Tonale. Il nome della vettura &egrave; ancora sconosciuto, ma salgono le quotazioni di Alfa Romeo Milano, avendo la casa registrato il nome Milano presso l&rsquo;ufficio brevetti europeo. La nuova Alfa sta per arrivare Lo sport utility compatto dovrebbe essere presentato a inizio 2024 per arrivare sul mercato nel prossimo giugno.  Le immagini, in bassa risoluzione, presentano la vettura, che avr&agrave; una lunghezza di oltre 4,10 metri, forse leggermente maggiore a Jeep Avenger e Fiat 600, assieme alle quali verr&agrave; assemblata nello stabilimento di Tichy in Polonia. Alfa Romeo Milano nascer&agrave; sulla piattaforma e-CMP, attualmente con batteria da 54 kWh e con circa 400 km di autonomia. Potrebbe interessarti: Alfa Romeo 33 Stradale, l'analisi della nuova fuoriserie&nbsp;  Alfa Romeo Milano, anche con una Q4 elettrica? Nella offerta elettrica potrebbe differenziarsi subito da Avenger e 600 proponendo una versione a trazione integrale a doppio motore, oltre a quella a trazione anteriore da 156 cavalli, che poi arriverebbe anche su Jeep. Il piccolo Suv del Biscione avr&agrave; anche un&rsquo;offerta termica, con il 1.2 tre cilindri turbo, forse in versione mild hybrid da 136 cavalli. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Alfa Romeo nuove e usate       

Il Suv compatto del Biscione, atteso per il 2024 potrebbe portare in dote una novit&agrave; tecnica interessante

Alfa Romeo

Alfa Romeo, il nome del B-Suv sarà Brennero