        Renault ha svelato il nome del modello che prender&agrave; il posto dell'attuale Kadjar. Il nuovo Suv di taglia media della Casa francese si chiamer&agrave; Austral, ed &egrave; atteso per la primavera del 2022. In attesa di vedere il nuovo modello, Renault ha diffuso alcuni dettagli, tra cui una conferma sulle dimensioni e un teaser della parte posteriore dell'auto, in cui si vede appunto la scritta &ldquo;Austral&rdquo; e alcune delle linee del futuro Suv. Renault Captur 1.6 E-Tech, l'ibrida alla prova Renault Austral, ecco com'&egrave; nato il nome del Suv Austral, spiega la Casa francese, deriva dal latino &ldquo;Australis&rdquo;, ed &egrave; una parola diffusa in molte lingue europee. Inoltre, &ldquo;rimanda anche ai colori e al calore dell&rsquo;emisfero sud &ndash; ha aggiunto Sylvia Dos Santos, responsabile della Strategia Nomi per il Marchio transalpino - &Egrave; un nome che invita al viaggio ed &egrave; perfetto per un Suv. Ha una fonetica armoniosa, equilibrata e facile da pronunciare per tutti, un nome internazionale&rdquo;. Una parola scelta quindi per la sua facilit&agrave; ad essere ricordato e pronunciato, a differenza del pi&ugrave; ostico &ldquo;Kadjar&rdquo;. "I nomi brevi sono adatti a veicoli piccoli, urbani e dinamici, come Clio e Zoe - ha spiegato ancora Sylvia Dos Santos - mentre nomi pi&ugrave; lunghi come Talisman funzionano meglio su modelli pi&ugrave; grandi, come le berline. Abbiamo due opzioni quando scegliamo un nome: la prima &egrave; recuperare un nome forte e iconico, e reinventarlo (come M&egrave;gane, diventata M&egrave;gane E-Tech Electric); oppure crearne uno nuovo. Il nostro lavoro comincia diversi anni prima che la vettura arrivi sul mercato: partiamo da una lista di 50 parole, e ne selezioniamo 3 da proporre ai direttori esecutivi. Cosa fa un buon nome? Deve mostrare l'alchimia e la simbiosi di molti elementi. Il nome Austral fa tutto ci&ograve;" ha concluso. Renault Megane E-Tech Electric, l'elettrica "facile" L'erede della Kadjar arriva nel 2022 Annunciando il nuovo nome, Renault ha mostrato una porzione della parte posteriore del futuro Suv, che rivela la presenza di gruppi ottici posteriori a &ldquo;C&rdquo;, simili a quelli della nuova Captur, linee tese e ovviamente il logo Renault ristilizzato. La Casa ha inoltre fatto sapere che la Austral ospiter&agrave; 5 passeggeri e sar&agrave; lunga 4,51 metri, mantenendo sostanzialmente le dimensioni del modello attuale: la Kadjar, infatti, misura 4,49 metri di lunghezza. Il modello verr&agrave; svelato ufficialmente nel corso della prossima primavera, per poi arrivare nelle concessionarie nel corso del 2022. Renault Arkana 1.6 Hybrid E-Tech, la prova su strada       

Renault ha svelato il nome dell'erede della Kadjar: il nuovo Suv francese si chiamer&agrave; Austral

Renault, l'erede della Kadjar si chiamerà Austral

        Sono in sei, almeno per ora, arrivano dal passato ma indossano i panni del futuro perch&eacute; sposano l&rsquo;elettrificazione. Le forme sono quelle antiche che ne hanno decretato il popolare successo, per&ograve; reinterpretate con grafiche e colori attuali e soprattutto con il simbolo della pi&ugrave; avanzata propulsione ecologica perch&eacute; a zero emissioni, dunque auto elettriche. Per festeggiare i 60 anni dalla nascita del modello di grande successo, Renault ha esposto l&rsquo;iconica R4 anche in versione elettrificata: il matrimonio tra passato e futuro &egrave; ambientato nel cuore della Parigi pi&ugrave; famosa per lo shopping, nello scenario dell&rsquo;Atelier Renault (show-room comprensivo anche di Alpine) dove i modelli esposti raccontano storia ed evoluzione della R4&hellip; Quella che &egrave; stata definita &ldquo;l&rsquo;auto in Blue-Jeans&rdquo;, semplice, efficiente, versatile, alla portata di tutti. Renault Megane E-Tech Electric, l'elettrica "facile"  ELETTRICA DA 25 KW Quella elettrificata &egrave; la visione moderna di un modello che ha accompagnato diverse generazioni dal 1961 al 1992 e di cui sono state vendute 8.135.424 unit&agrave;, ancor oggi protagoniste di una ulteriore giovinezza e ricercatissime del mercato heritage, un mondo che non smette mai di stupire. Se il passato ammicca, il futuro incombe e Renault ha gi&agrave; lasciato intuire che la R4 ritorner&agrave;, ovviamente in chiave moderna e nella versione che pi&ugrave; attrae la clientela, quella del Suv con motore elettrico e lunga autonomia (si mormora sui 500 km con una ricarica completa). La versione esposta &egrave; molto moderna e a effetto, realizzata sulla base di una Renault 4 GTL integralmente restaurata che riprende la calandra tipica apparsa alla fine degli Anni 60. E&rsquo; equipaggiata con un motore elettrico da 25 kW, due pacchi di batterie situate nello spazio del cofano anteriore destinato al motore e al posto serbatoio benzina, ha una autonomia di 110 km con tempo di ricarica in 3 ore e mezza, tocca i 110 km/h di velocit&agrave; massima. Trasmissione anteriore, freni a tamburo sulle 4 ruote, 779 kg di peso, metri 3,67 di lunghezza per 1,49 di altezza. IL FASCINO DELLA PARISIENNE Una delle versioni proposte si chiama Jogging, come le altre cinque &ldquo;sorelle elettriche&rdquo; non andr&agrave; sul mercato ma di sicuro far&agrave; rinfrescare l&rsquo;amore per lo storico e iconico modello della Casa della Losanga: perch&eacute; a toccare il cuore della gente - in questo caso dei francesi - sono proposte le R4 che hanno portato le insegne della Posta, della Gendarmerie, dei Pompieri, o le grafiche di aziende sulle &ldquo;furgonette&rdquo; di imprenditori di ogni genere, il tutto a fianco di quei modelli che si sono visti ovunque, perch&eacute; impegnati in Raid e in Rally (esordio all&rsquo;East African Safari Rally, poi la presenza al rally di Monte Carlo, quindi la partecipazione di due equipaggi femminili alla Spedizione Terra del fuoco-Alaska, la Parigi-Dakar, e ancora India, Congo, Sahara, Islanda&hellip;) ma anche sulle piste in vari campionati, o sulle strade europee di tutti i giorni. Insomma, R4 che sia Super, Parisienne, Safari, GTL, Sixties, Bye Bye, berlina o furgonette, &ldquo;normale o giraffona, le serie speciali a effetto, ebbene ha saputo &ldquo;segnare il suo tempo, lo spirito, la quotidianit&agrave; e i viaggi della gente comune&rdquo;. LA SUITE IN BIANCO Il fascino resta immutato che siano i modelli storici o quelli che aprono il sipario della fantasia, come la &ldquo;suite&rdquo; su ruote ambientata all&rsquo;interno di una moderna Renault 4L realizzata dal designer Mathieu Lehanneur: Suite n&deg; 4, un esercizio artistico notevole, segnato dal bianco puro e da un giallo discreto, con particolare lavorazione dei materiali. All&rsquo;esterno anche i pannelli solari sul tetto, ampie vetrature in materiale speciale per un effetto gazebo in policarbonato, mentre velluto per sedili e plancia, lussuosi cuscini e materassi al posto di sedili posteriori e bagagliaio caratterizzano la suite viaggiante. Per riposare e godersi la gita al riparo da ogni sorpresa. VOLARE&hellip; OH OH Pensando al futuro ecco un altro esercizio di&hellip; fantasia verso il futuro: plana nell&rsquo;attualit&agrave; la R4 volante, la Air4. Non ha ruote ma eliche per alzarsi e volare fino a 700 metri di altezza, il corpo resta fedele all&rsquo;originale stradale ma dall&rsquo;alto pare avere zampe estese da ragno. Realizzata in fibra di carbonio, affidata alla supervisione della intelligenza artificiale, AIR4 &egrave; una showcar volante realizzata in collaborazione con il centro di design TheArsenale &ldquo;che offre una rivisitazione futuristica e stravagante della 4L&rdquo; partendo da una nuova rigidit&agrave; per calcolare valori di spinta, salita e molto altro. COSTRUITA ANCHE IN ITALIA La R4 fu costruita anche in Italia, dal dicembre 1962 a fine 1964 presso l&rsquo;ex stabilimento Alfa Avio a Pomigliano d&rsquo;Arco, impianto creato dall&rsquo;Alfa Romeo prima della guerra per ospitare una divisione aeronautica. LA RETROSPETTIVA All&rsquo;Atelier Renault &egrave; esposta una parte della collezione di R4, una sorta di viaggio nel tempo e nelle pagine significative della storia del modello con un corollario di immagini e ambientazioni suggestive. Altre R4 hanno trovato spazio nel sito produttivo di Flins, recentemente rinnovato per diventare il &ldquo;primo stabilimento europeo a economia circolare dedicato alla mobilit&agrave;, con un obiettivo di bilancio CO2 negativo per il 2030&rdquo;. LA PROVA SU STRADA Non solo statica. Abbiamo avuto la fortuna di poter viaggiare su strada sulle R4, in particolare su GTL e su Sixties. Ebbene, ancor oggi sono semplici, comode, piacevoli da guidare, sorprendentemente ancora attuali. Senza dimenticare il fascino che emanano al passaggio attirando sguardi, consensi e probabilmente nostalgici ricordi. In molti si sono fermati a chiedere, guardare, raccontare. Ebbene s&igrave;, il ritorno della R4 in chiave moderna sar&agrave; sicuramente un successo.        

In occasione del 60&deg; anniversario della Renault 4, la Casa francese ha lanciato una versione elettrificata dell'iconico modello

Renault 4 diventa elettrificata per celebrare i 60 anni del modello

        Un'idea originale per celebrarne i 60 anni. Torner&agrave; con le ruote per terra, nei prossimi anni, quando Renault la affiancher&agrave; a un'altra riedizione storica, quella di Renault 5. Sar&agrave; il turno di una Renault 4 elettrica, che al momento &egrave; interpretazione libera firmata Renault e TheArsenale, studio di design che attraverso la propria divisione Road to Air ha immaginato la Air4. Ovvero, come sarebbe una Renault 4 con le ali. In realt&agrave; &egrave; una capsula, interamente in fibra di carbonio, che ripropone le forme dell'iconica e spartana "4". Lo fa posizionandola su un drone, in grado di volare, con pilota a bordo ovviamente, fino a 700 metri di quota. L'accesso al cockpit avviene sollevando la capsula, incernierata anteriormente.&nbsp;  Esposta a Parigi La reinterpretazione Renault della R4 in ottica futura, elettrica, passa dal frontale digitale, fari e logo a led, mentre in una concreta produzione di serie si andr&agrave; verso la formula della citycar crossover, secondo anticipazioni emerse nel corso del 2021. LEGGI ANCHE - Renault: elettriche "popolari" in arrivo, indizi di Renault 4 Insieme a diverse versioni del modello prodotto in 8 milioni di esemplari, tra il 1961 e il 1992, la Air4 sar&agrave; esposta dal 29 novembre fino a fine anno presso l'Atelier Renault sugli Champs Elys&eacute;es a Parigi.&nbsp;       

Renault e TheArsenale hanno sviluppato un drone pilotabile dalla cabina in carbonio, con le forme della Renault 4. Il tocco di modernit&agrave; nel frontale digitale

Renault 4, la Air4 aspettando un futuro elettrico

La nuova Renault Captur &egrave; arrivata sul mercato all&rsquo;inizio dello scorso anno e ora amplia l&rsquo;offerta con la versione ibrida. La vettura &egrave; caratterizzata da linee moride che descrivono forme e propozioni di un SUV compatto: &egrave; lunga 4,23 metri, un&#39;altezza da terra significativa e passaruota accentuati che enfatizzano l&#39;aspetto da off-road nonostante sia solo una due ruote motrici.  Come per l&#39;esterno, anche nell&#39;abitacolo ci sono dettagli che la fanno distigurere dalle altre versioni endotermiche della Caputr, come la scritta E-Tec sul cambio e le videate specifiche del display centrale dedicate al funzionamento della propulsione ibrida.  Come va su strada  Alla guida si percepisce la priorit&agrave; di lavoro del motore termico, non solo nelle partenze. Il sistema ibrido della Renault Captur &egrave; costituito dal 1.6 aspirato alimentato a benzina, abbinato a due motogeneratori, che muovono l&#39;asse anteriore tramite una trasmissione che rappresenta l&#39;elemento pi&ugrave; particolare della tecnologia usata dalla Losanga. Il cambio, infatti, &egrave; un automatico a 4 rapporti, senza frizione e sincronizzatori che, in pratica, &egrave; &quot;gestito&quot; dal secondo motogeneratore elettrico. L&#39;unita, chiamata HSG e collegata alla catena cinematica, non si occupa della trazione, ma fa da starter, recupero di energia del pacco batterie e, appunto, sincronizzatore per l&#39;innesto delle marce.  Una filosofia costruttiva che &quot;impone&quot; una guida sciolta, fluida, senza forzare sospenisioni e frenate per viaggiare parecchio in elettrico e arrivare a coprire anche 20 km con un litro.  I prezzi della Renault Captur E-Tech partono da 25.700 euro.  Renault, l&#39;ibrido arriva dalla F1  Guarda qui il video della prova   

Ecco come va su strada la versione ibrida del SUV della Losanga. Guarda il video

Renault Captur 1.6 E-Tech, l&#39;ibrida alla prova

        Portare la mobilit&agrave; sostenibile e condivisa non solo in citt&agrave;, ma anche in zone rurali con scarsa densit&agrave; di popolazione. &Egrave; questo uno degli obiettivi di Mobilize, che ha intrapreso un progetto per la realizzazione di un servizio di car sharing nella cittadina bretone di Luitr&eacute;-Dompierre. Un'iniziativa promossa dal sindaco del piccolo comune francese e trasformata in realt&agrave; insieme a Mobilize. Protagoniste del nuovo servizio due Renault Zoe, completamente elettriche, che saranno a disposizione dei cittadini per gli spostamenti quotidiani. Renault 4 elettrica: primi dettagli svelati su Instagram VIDEO  Mobilize, sharing anche per le zone rurali La sempre maggiore diffusione di vetture elettriche in tutta Europa sta portando a una parallela e rapida costruzione di infrastrutture in grado di garantire la ricarica a tutti i nuovi veicoli. Un processo che tuttavia si sta concentrando nei grandi centri urbani lasciando le aree rurali prive non solo di colonnine, ma anche di servizi per la mobilit&agrave; condivisa. Tuttavia, sono numerosi i piccoli comuni che stanno lavorando per tenersi al passo dei centri pi&ugrave; grandi. Come Luitr&eacute;-Dompierre, cittadina francese poco distante da Rennes, i cui cittadini godono ora di un servizio di sharing con auto full electric. A promuovere il progetto &egrave; stato Michel Balluais, sindaco del piccolo comune bretone. &ldquo;Volevamo proporre soluzioni per facilitare gli spostamenti quotidiani e saltuari, adottando modalit&agrave; di trasporto virtuose &ndash; ha spiegato Ballauis, che ha poi aggiunto - Il nostro obiettivo era quello di permettere a tutti, lavoratori e pensionati, di avere la garanzia di potersi muovere come vogliono, senza dover ricorrere sistematicamente all&rsquo;auto di propriet&agrave;. Insomma, si trattava di incentivare la mobilit&agrave; condivisa offrendo una serie di soluzioni di trasporto per tutti&rdquo;. A sostegno del progetto &egrave; poi intervenuta Mobilize, azienda del Gruppo Renault specializzata nella mobilit&agrave; sostenibile e condivisa. Renault Megane E-Tech Electric, l'elettrica "facile" Due Renault Zoe per i cittadini di Luitr&eacute;-Dompierre Il progetto di Ballauais si &egrave; oggi trasformato in realt&agrave;. La cittadina francese infatti ora gode di un servizio di sharing con due vetture (Renault Zoe 100% elettriche) che fa base in un'area sviluppata appositamente, dotata di colonnine per la ricarica e altri servizi come autolavaggio, area camper, luogo di appuntamento per il car pooling e di noleggio per biciclette elettriche. Il servizio &egrave; prenotabile tramite un'app, e &ldquo;a ciclo chiuso&rdquo;, ovvero prevede che la vettura venga presa e restituita sempre nello stesso punto. Numerosi i vantaggi per la popolazione rurale di Luitr&eacute;-Dompierre: innanzitutto una maggiore libert&agrave; di movimento in luoghi privi &ndash; o quasi &ndash; di mezzi pubblici, ma anche la possibilit&agrave; di non acquistare una seconda auto in famiglia. &ldquo;Il car-sharing permette di coniugare mobilit&agrave; e rispetto per l&rsquo;ambiente rispondendo, al tempo stesso, alle attese dei nostri concittadini che vanno alla ricerca di soluzioni di mobilit&agrave; pi&ugrave; verdi e pi&ugrave; sostenibili&rdquo; ha spiegato ancora il sindaco della cittadina bretone. Che adesso pu&ograve; diventare un esempio per numerosi piccoli centri rurali in tutta Europa. Auto elettriche con pi&ugrave; autonomia in autostrada: la classifica       

Mobilize, Marchio del Gruppo Renault specializzato nella mobilit&agrave; sostenibile e condivisa, ha avviato un servizio di sharing in un piccolo centro rurale bretone

Renault Zoe in sharing nelle zone rurali, l'iniziativa di Mobilize

        Si presenter&agrave; al Solutrans di Lione, dal 16 novembre prossimo, in attesa di un'uscita sul mercato prevista nella primavera del 2022, Renault Kangoo van E-Tech. &Egrave; la versione elettrica del furgone da poco rinnovato, una proposta lanciata 10 anni fa per la prima volta e scelta, da allora, da 70 mila clienti.&nbsp; Motore e capacit&agrave; di carico Alle novit&agrave; del Kangoo furgone, gi&agrave; note nelle portiere Sesame, negli Adas "automobilistici", la variante elettrica E-Tech si caratterizza per un'unit&agrave; motrice da 122 cavalli e 245 Nm di coppia, alimentata da una batteria da 45 kWh, che non ruba spazio interno. Invariato il volume utile, in 3,9 metri cubi (4,9 metri cubi in allestimento Kangoo van passo lungo), come la portata di 600 kg (800 kg la lunga) e 1,5 tonnellate al rimorchio.&nbsp;  Autonomia Quanto all'autonomia di marcia, sar&agrave; possibile percorrere fino a 300 km nel ciclo WLTP, sfruttando ottimizzazioni come la modalit&agrave; Eco (riduce potenza e velocit&agrave; massima), fino a tre profili personalizzabili di recupero energetico. Sailing &egrave; pressoch&eacute; nulla la rigenerazione in frenata, Drive ha un profilo ordinario, Brake produce le decelerazioni pi&ugrave; intense, come il recupero energetico. Tre soluzioni di ricarica Interessanti le soluzioni di ricarica, dove il caricatore di bordo &egrave; di serie da 11 kW e consente operazioni di ricarica in 3 ore e 50 minuti, per passare dal 15 al 100%; con una carica da 7,4 kW di potenza, invece, servono meno di 6 ore.&nbsp; LEGGI ANCHE - Codice della Strada: cosa c&rsquo;&egrave; da sapere tra bocciature e novit&agrave; A richiesta si pu&ograve; dotare Renault Kangoo van elettrico del caricatore AC 22 kW, accompagnato da un sistema di climatizzazione a pompa di calore che riutilizza il calore generato dalla batteria per riscaldare l'abitacolo. Optional &egrave; anche la predisposizione alla ricarica DC 80 kW, che accorcia i tempi di ricarica: in 30 minuti si ha l'equivalente di energia per percorrere 130 km.       

Accanto alle motorizzazioni termiche, Kangoo van E-Tech rinnova la proposta elettrica a batteria, ora con maggiore autonomia, capacit&agrave; di carico e la funzionalit&agrave; delle portiere Sesame, senza l'ostacolo del montante B

Renault Kangoo elettrico, il furgone annuncia l'uscita sul mercato

Mobilize &egrave; il quarto pilastro del Gruppo Renault, divisione pensata per i servizi di mobilit&agrave; che diventa anche marchio sotto il quale, al Salone di Monaco 2021, verr&agrave; presentata Mobilize Limo.  Berlina elettrica tra il segmento C e ambizioni di segmento D. Per dimensioni, 4,67 metri di lunghezza su 2,75 metri di passo, &egrave; una sorta di interpretazione berlina quattro porte di quanto offre il suv Renault Koleos. &nbsp;  La guidi a noleggio  Perch&eacute; scegliere Mobilize per lanciare un&#39;elettrica? Perch&eacute; il ruolo che la Limo avr&agrave; da met&agrave; 2022, quando arriver&agrave; sul mercato, &egrave; di un modello offerto in abbonamento e diretto al mondo flotte, ai guidatori professionali, ai tassisti ma anche ai privati in cerca di una soluzione da noleggiare.  Leggi anche: Le novit&agrave; Dacia e Renault a Monaco  Ecco, Mobilize Limo si guider&agrave; a noleggio, con pacchetti di servizi pi&ugrave; auto personalizzabili. Dal canone tutto incluso a integrazioni ulteriori, le formule commerciali arriveranno in una fase successiva al lancio.  Tanto spazio all&#39;interno  Ergonomia, comfort, isolamento acustico sono punti cruciali del progetto, ritagliato su misura di quanti percorrono per lavoro tanti chilometri (le statistiche dicono di una media di 250 km al giorno per i guidatori professionali). Passo ampio dal quale si arriva a ottenere uno spazio interno di 28,8 centimetri all&#39;altezza delle ginocchia dei passeggeri posteriori. Si star&agrave; anche in tre adulti sul divano posteriore, promette Mobilize, che sul cofano porta il logo della divisione del Gruppo Renault. Spazio che nel bagagliaio si traduce in 411 litri, non moltissimi se rapportati alle dimensioni esterne.&nbsp;    Autonomia e motore elettrico  Si tratta di un progetto che nasce su un&#39;architettura adattata all&#39;installazione delle componenti dell&#39;elettrico: il motore anteriore &egrave; da 150 cavalli, la batteria da 60 kWh assicura un&#39;autonomia di circa 450 km, valore da confermare in fase di omologazione. Serviranno 40 minuti per una carica 10-80% collegati a una postazione di ricarica veloce.  Il pacchetto di servizi inclusi nel canone - e quelli integrabili - debutteranno con Mobilize Limo e verranno estesi anche alle altre proposte elettriche del Gruppo. Ovviamente compresi nel canone ci saranno le coperture standard dell&#39;assicurazione, della manutenzione, fino alle possibilit&agrave; di ricarica incluse. L&#39;utenza privata avr&agrave; a disposizione anche soluzioni di noleggio del tipo pay as you drive.   

Tanto spazio a bordo, massima ergonomia e silenziosit&agrave;, la Limo &egrave; una quattro porte che guarda a privati come al mondo flotte e dei guidatori professionali. Si guider&agrave; in abbonamento, dal 2022

Mobilize Limo, a Monaco la berlina elettrica specifica per il noleggio

Dopo R5, torner&agrave;, come gi&agrave; annunciato dalla Casa, anche la mitica Renault 4. Il 2025 sar&agrave; l&rsquo;anno della presentazione della R 4L, compatta elettrica su carrozzeria crossover, che riporter&agrave; in auge il nome di uno dei modelli pi&ugrave; importanti e iconici del Marchio francese.  Gilles Vidal si occupa dello stile della nuova vettura. Che evocher&agrave; le caratteristiche di tuttofare della R4, celebre proprio per la sua semplicit&agrave; e la sua polivalenza.  I riferimenti di design ci saranno, ma la nuova R 4L non sar&agrave; una operazione vintage: si prospetta come sintesi tra crossover e wagon, votata alla praticit&agrave;.&nbsp;Quindi con seduta alta e protezioni della carrozzeria.    Calandra e fari  Le immagini sono del magazine francese Autoplus di R. Demarets. Si notano la calandra che richiama il passato, affiancata da fari a led, le nervature sul cofano e la vetratura, altro rimando all&rsquo;originale.  Per il resto nuova R 4L (che in origine era il terzo allestimento, con una dotazione pi&ugrave; ricca) sar&agrave; diversa. Uno sport utility a elettroni: in numerose caratteristiche la nuova R4 non sar&agrave; simile a quella originale. Certamente nel peso: la massa della versione originale del 1961 era di 570 kg, per arrivare fino a 720 kg negli ultimi modelli di produzione.    Sar&agrave; pi&ugrave; grande  Anche le dimensioni saranno differenti: dai 3,67 metri della prima serie si passer&agrave; a circa 4 metri.  La futura Renault 4 dovrebbe essere pi&ugrave; grande anche della nuova R5. Pur condividendo la nuova piattaforma modulare dell&rsquo;Alleanza per le elettriche, la CMF-BEV abbinata a una batteria agli ioni di litio con catodo in nichel, manganese, cobalto dotata di una maggiore efficienza e durata e con un motore da 136 cavalli.  Completer&agrave; il terzetto delle compatte elettriche di Renault, dopo Megane, che sar&agrave; presentata all&rsquo;imminente Salone di Monaco (IAA) e la R5, attesa per il 2024.  La mitica R4 &egrave; rimasta in produzione dal 1961 al 1993, per un totale di oltre otto milioni di esemplari. Commercializzata in 27 nazioni: Una eredit&agrave; davvero importante.  Leggi ora: Renault 5 Turbo 3: il mito rivive col restomod &quot;leggerissimo&quot; da 400 cv&nbsp;  &nbsp; 

Gilles Vidal definir&agrave; lo stile del nuovo modello, che sar&agrave; crossover

Renault 4, il ritorno &egrave; fissato per il 2025 con la R 4L elettrica

        Accanto ha Renault MeganE e Renault R5 Concept, due dei tasselli pi&ugrave; importanti della strategia del Gruppo sull'elettrico. Luca De Meo, dopo aver introdotto la Renaulution a inizio anno, traccia i contenuti della sfida ElectroPop. &Egrave; strategia su come indirizzare lo sviluppo dell'offerta elettrica, renderla accessibile, anzitutto sul fattore prezzo. Competitivit&agrave;, sostenibilit&agrave; e popolarit&agrave;, i tre pilastri alla base della strategia Renault sull'elettrico. Ci sono i dettagli sull'abbattimento dei costi, legati anzitutto alla tecnologia delle batterie e alla standardizzazione. Ci sono le tempistiche per realizzare le ambizioni. Ci sono i modelli, con la conferma, indiretta, che accanto a Renault R5 elettrica arriver&agrave; anche una Renault 4 a batteria. Renault 2030, quasi solo elettrico Con ordine, si parte dagli obiettivi. Renault punta a realizzare il 65% del mix di vendite al 2025 con modelli elettrici ed elettrificati. Vuol dire, come sappiamo, contemplare anche le ibride, full e plug-in. Poi, orizzonte 2030, il marchio della Losanga ambisce a un 90%&nbsp; del mix di vendita con modelli esclusivamente elettrici. Utilitarie elettriche su architettura CMF-BEV Dovranno essere pi&ugrave; accessibili, soprattutto in quei segmenti sensibili al prezzo, quindi il segmento B. Qui operer&agrave; con la R5 e R4, elettriche sviluppate sull'architettura CMF-BEV, caratterizzata da un'autonomia di marcia fino a 400 km, un carry-over spinto delle componenti "non elettriche" dall'attuale CMF-B (per intenderci, la base che sta sotto a Renault Clio), la possibilit&agrave; di intercambiabilit&agrave; del pacco batteria e un powertrain da 136 cavalli. Rispetto al costo di una Zoe, i progetti di utilitarie elettriche costeranno il 33% in meno.  Batterie Quando si parla di elettriche e costi, il fattore batteria &egrave; cruciale. Renault punta a sviluppare un'offerta standardizzata per design di celle, solo due formati, con la composizione chimica nickel-manganese-cobalto. Al 2030, il costo delle batterie, secondo Renault, sar&agrave; inferiore del 60%, su valori che andranno al di sotto degli 80 dollari per kWh, contro una stima di 100 dollari per kWh al 2025. Al 2030 vedremo anche, nell'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, le prime batterie allo stato solido. Ancora batterie per dire dello sviluppo con Verkor, dal 2022, di una specifica di batteria prodotta in Francia, ad alte prestazioni e sostenibile. Con Envision AESC, invece, a Douai si lavorer&agrave; a una Gigafactory per sostenere l'esigenza di batterie a costo ridotto. Un progetto che partir&agrave; nel 2024. Leggi anche - Renault e il polo da 400 mila elettriche Motori, zero terre rare e novit&agrave; flusso assiale L'attenzione al sistema elettrico &egrave; completa, passa dal unit&agrave; in blocco, con inverter, convertitore DC/DC, a motogeneratori privi di terre rare. Nel 2025 verr&agrave; introdotto il primo motore elettrico a flusso assale sulla grande produzione di serie - una specifica di MGU utilizzata, ad esempio, sulla Ferrari SF90 Stradale - e Renault introdurr&agrave; tale motogeneratore a partire dalle applicazioni ibride. Da un powertrain pi&ugrave; compatto si punta a ottenere risparmi sui costi pari al 30%, del 45% sull'energia dispersa, per un'extra-autonomia di 20 km da queste ottimizzazioni. Dopo MeganE, Renault R5 e Renault 4 elettrica sono i modelli pi&ugrave; attesi, simboli che arriveranno nel 2022 con la compatta su architettura CMF-EV e nel 2025 nel caso delle due utilitarie. un'offensiva di prodotto che porter&agrave; ad avere 10 nuovi modelli elettrici al 2025.&nbsp;       

Nell'ElectroPop Renault, strategia di sviluppo dell'elettrico, il Gruppo punta a ridurre i costi su batterie e motori. Oltre a Renault 5 elettrica, confermata, ci sar&agrave; una "4ever" che rimanda alla Renault 4

Renault: elettriche "popolari" in arrivo, indizi di Renault 4

        Continuano le grandi manovre per il Gruppo Renault. Due importanti passi del piano industriale Renaulution sono stati annunciati. L&rsquo;accordo con la cinese Envision Aesc per la produzione di batterie nella gigafactory che nascer&agrave; a Douai nel polo industriale, chiamato Renault ElectriCity con anche i siti di Maubeuge e Ruitz, della Francia settentrionale. Annunciata con&nbsp; una capacit&agrave; di 9 GWh nel 2024 e di 24 GWh entro il 2030. Con la startup francese Verkor &egrave; stato firmato un protocollo d&rsquo;intesa, che prefigura l&rsquo;ingresso del Gruppo Renault con almeno il 20% del capitale. La sinergia riguarda lo sviluppi di accumulatori altamente performanti per auto dal segmento C in su di Renault e Alpine. E&rsquo; prevista la nascita di un centro di ricerca e sviluppo e poi di una gigafactory di batterie ad alte prestazioni di Verkor nel 2026, che salir&agrave; progressivamente fino al 2030 a una capacit&agrave; da 10 GWh a 20 GWh. Cos&igrave; ha commentato il CEO, Luca de Meo "La nostra strategia a livello di batterie si basa sui dieci anni di esperienza e di investimenti effettuati dal Gruppo Renault nella catena del valore della mobilit&agrave; elettrica. Queste nuove partnership con Envision AESC e Verkor consolideranno significativamente la nostra posizione per garantire la produzione, entro il 2030, di un milione di veicoli elettrici &ldquo;made in Europe&rdquo;. Si tratta di una fase importante per incrementare la nostra competitivit&agrave;, radicare il Gruppo nella dinamica industriale francese e raggiungere il nostro obiettivo di zero emissioni. Il Gruppo riafferma cos&igrave; la sua volont&agrave; di produrre in Francia veicoli elettrici popolari, accessibili e redditizi". Renault Megane E-Tech, l'elettrica rivela lo stile definitivo&nbsp;       

La Casa della Losanga conferma la Francia come fulcro della produzione delle batterie, della ricerca e dello sviluppo

Renault, sinergia con Envision Aesc per le batterie e Verkor per i prossimi modelli

        Renault ElectriCity &egrave; il nome del "Polo del Nord&rdquo; della Casa della Losanga. E&rsquo; stato firmato l&rsquo;accordo con i sindacati per la nascita della societ&agrave; con questo nome. Si tratta nei fatti di un raggruppamento degli stabilimenti nella regine Hauts-de-France, ovvero Douai, Maubeuge e Ruitz. Coinvolger&agrave; circa 5.000 dipendenti: Renault ElectriCity &egrave; una newco (new company che nasce da una ristrutturazione era un progetto di ricostruzione) che punta con una profonda ristrutturazione e aggiornamento dei siti a produrre 400.000 auto elettriche l&rsquo;anno nel nuovo polo.  Aggiungendo altri 700 posti di lavoro, met&agrave; a Maubeuge, gli altri &nbsp;Douai e Ruitz, tra il 2022 e il 2024.  La casa delle elettriche Si parte subito. A Douai sar&agrave; prodotto da quest&rsquo;anno il modello di serie di Megane E-Tech, realizzata sulla piattaforma Cmf-Ev dell&rsquo;Alleanza con Nissan, che la utilizza per Ariya e Mitsubishi. Qui nascer&agrave; anche nuova la R5 elettrica, assemblata sulla nuova architettura Cmf-B Ev. A Ruitz saranno prodotti i componenti elettrici. A Maubeuge, la casa dei veicoli commerciali e dei furgoni il primo modello previsto &egrave; Kangoo E-Tech Electric. Renault 4 elettrica, i rendering anticipano il design?&nbsp;       

Negli stabilimenti di Douai, Maubeuge e Ruitz nasceranno le nuove elettriche: tra cui Megane, nuova R5 e Kangoo

Renault ElectriCity, nasce il Polo del Nord da 400.000 EV

        In origine fu Morphoz, concept poi tradotto nell'evoluzione Renault Megan-E, ad anticipare quel che sarebbe stato della berlina: suv elettrico. Adesso, il pi&ugrave; importante tra i tasselli della Renaulution ai primi passi rivela i muletti di pre-produzione, che andranno su strada nel corso dell'estate per collezionare dati utili allo sviluppo. Poi sar&agrave; presentazione e lancio sul mercato, atteso a fine anno. Si far&agrave; guidare come Renault Megane E-Tech, suv sviluppato su architettura CMF-EV, base che sappiamo far parte anche del progetto Nissan Ariya all'interno dell'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi.  Stile Del concept conserva le proporzioi e le dimensioni, da 4,21 metri in lunghezza, un frontale disegnato dai fari a led con fascia luminosa al centro e le luci diurne ondulate. Dalla soluzione C-Shape di Renault Megane oggi sul mercato si andr&agrave; verso un disegno pi&ugrave; morbido, raccordato ai fari fendinebbia. Spicca sul muso anche il nuovo logo Renault. Come anche dettagli aerodinamici destinati a ridurre la resistenza all'avanzamento, quindi l'autonomia di marcia. Alle estremit&agrave; del paraurti anteriore, infatti, sono presenti le Air Curtains, soffiaggi per il passaggio dell'aria dal muso verso la fiancata, stratagemma col quale pulire le turbolenze create dalle ruote. Finezze, come quelle di stile presenti sulla fiancata. Le maniglie a filo con la carrozzeria per le portiere anteriori si abbinano a un altro strategemma di stile, di scuola Walter De Silva con le maniglie posteriori sul montante C. Linea di cintura alta, sportiva, come lo &egrave; il volume posteriore. Il lunotto &egrave; davvero ridotto nelle dimensioni, a tutto vantaggio del dinamismo della linea, meno probabilmente della visibilit&agrave;. Gli Adas arriveranno in soccorso. Motore e autonomia Del progetto Renault Megan-E sappiamo anche dello schema con singolo motore elettrico anteriore, da 217 cavalli, alimentato da una batteria da 60 kWh, energia che permetter&agrave; al suv compatto di percorrere fino a 450 km. Dalla fabbrica di Douai usciranno 30 esemplari, questa la flotta di pre-produzione in arrivo su strada.       

I primi dati sul suv elettrico confermano la potenza del motore, l'autonomia di marcia e la capacit&agrave; della batteria. Renault Megan-E verr&agrave; presentata entro fine anno, finalizzato il design

Renault Megane E-Tech, l'elettrica rivela lo stile definitivo

        Un click per fare tutto, in concessionaria per ritirare l'auto. Cos&igrave;, Renault Easy Lease, proposta di noleggio a lungo termine per clienti privati personalizzabile, al debutto sul mercato italiano con Renault Clio e Captur, in allestimento Intens e motore turbo benzina 90 cavalli. I click saranno un po' pi&ugrave; numerosi di uno ma consentiranno di ritagliare l'offerta di noleggio su misura, che sia per durata, anticipo, chilometri compresi nel canone mensile. Si procede interamente online, dal sito Renault Italia, fino a indicare la concessionaria presso la quale si ritirer&agrave; l'auto e si far&agrave; riferimento per la manutenzione.  Servizi compresi nel canone &Egrave; ovviamente inclusa nel canone di noleggio, ordinaria e straordinaria, come l'assicurazione RCA con Kasko, l'assistenza stradale, l'auto sostitutiva, la copertura su incendio, furto, eventi naturali, atti vandalici e la copertura sui cristalli, la garanzia, il bollo. Tutto incluso. Tra le integrazioni possibili, il set di gomme invernali. Leggi anche - Al volante di nuova Captur, il test Il prodotto &egrave; Renault e RCI Bank e prevede la configurazione del noleggio a lungo termine interamente online, compresa la firma del contratto e il versamento dell'anticipo,&nbsp; mediante bonifico.&nbsp; Durata e chilometri inclusi Le soluzioni possibili prevedono un impegno di 24 o 36 mesi, nel primo caso con 20 o 25 mila chilometri inclusi nel canone, mentre su 36 mesi la formula "base" prevede 30 mila chilometri, estendibili a 45 mila chilometri. Renault Clio Intens 90 cavalli &egrave; proposta, al netto dei parametri personalizzabili, a 279 euro al mese iva inclusa, con 3.000 euro di anticipo, durata su 36 mesi e 30.000 km; per Captur, medesima durata e chilometraggio ma un canone di 299 euro iva inclusa e 4.000 euro di anticipo. Renault Easy Lease &egrave; una formula NLT disponibile esclusivamente online, si potr&agrave; scegliere la colorazione dell'auto - tutte in pronta consegna - e, in una fase successiva, verranno introdotti altri modelli e motorizzazioni, bifuel a GPL, elettriche e ibride comprese.       

La formula introdotta da Renault prevede la personalizzazione della durata, anticipo, chilometraggio, fino alla firma del contratto, tutto online. In concessionaria solo per ritirare l'auto ed effettuare la manutenzione, compresa nel canone

Renault noleggio a lungo termine per privati, con Easy Lease tutto online

        Dire se e quanto i rendering accreditati d'essere di una richiesta di deposito di brevetto, corrispondano effettivamente alla riedizione elettrica di Renault 4, attesa nei prossimi anni, &egrave; prematuro.  Non solo Renault 5 Sappiamo come il programma di ampliamento dell'elettrico in casa Renault preveda anzitutto il debutto della Renault 5, presentata in forma di concept in occasione della "Renaulution" introdotta da Luca de Meo (leggi le previsioni su utilitarie ed elettriche con l'Euro 7).&nbsp; Insieme a un futuro che non vedr&agrave; una nuova generazione per la Twingo, il ruolo del quale &egrave; stata investita, nei rumours, Renault 4 sarebbe di presidio del segmento d'accesso e andrebbe a utilizzare la medesima architettura della R5 elettrica, la CMF-EV. Prendendo le immagini diffuse sui social con le pinze, i rendering rappresentano gli stilemi della Renault 4 storica eppure con proporzioni vagamente crossover, nel dettaglio una scocca rialzata da terra e passaruota in plastica.&nbsp; Pu&ograve; essere un punto di partenza verso la riedizione elettrica di Renault 4, da introdurre dopo il 2025?&nbsp;        

Dopo Renault 5 elettrica potrebbe esserci spazio per una riedizione di Renault 4, citycar elettrica in attesa del "semaforo verde" ufficiale. Alcuni rendering di registrazione presso l'ufficio brevetti europeo sembrerebbero anticipare lo stile&nbsp;

Renault 4 elettrica, i rendering anticipano il design?

        E se l'auto elettrica avesse un pacco batterie sostituibile, facilmente? Numerose sarebbero le strategie possibili, che spaziano da una modalit&agrave; "pit-stop" per cambiare batteria nel caso ci si ritrovi un accumulatore scarico fino all'opzione di una batteria multiuso, che da fonte d'energia dell'auto possa trasformarsi in alimentatore in altre applicazioni. L'idea non &egrave; certo inedita, Renault ha esplorato il potenziale tecnico gi&agrave; nel 2008 con il sistema Quickdrop, non dimentichiamo poi la modularit&agrave; della Fiat Centoventi Concept, con batterie a "blocchi" modulari e la possibilit&agrave; di variare il numero e i relativi kWh disponibili.  Batteria sostituibile, i vantaggi In casa Renault, Luca De Meo ha prospettato il futuro che attende l'auto elettrica, perlomeno in relazione ai segmenti inferiori di mercato, dove dal 2025 in poi, l'incrocio tra il costante calo del prezzo per kWh e i maggiori costi di adeguamento dei motori termici alle nuove normative, potrebbe rendere pi&ugrave; conveniente l'acquisto di un'auto da citt&agrave; elettrica. Torna d'attualit&agrave; l'idea delle batterie sostituibili nel corso degli incontri Future of the Car, organizzati dal Financial Times, con De Meo a commentare: "C'&egrave; un vantaggio potenziale nel provare a trovare una soluzione sicura e affidabile alla sostituzione della batteria. Non &egrave; qualcosa sulla quale abbiamo assunto una decisione ma la vedo come un'opportunit&agrave; interessante".&nbsp; Chi, il "pit-stop" della batteria lo ha gi&agrave; introdotto sul mercato cinese e lo introdurr&agrave; in Europa, a partire dal mercato norvegese, &egrave; NIO. Servono circa 3 minuti, presso stazioni attrezzate all'operazione, per rimpiazzare il pacco batteria scarico con uno gi&agrave; completamente carico.&nbsp; L'idea alla quale guarda De Meo, tuttavia, &egrave; un'altra: "Da un punto di vista degli affari ci sono valide ragioni per separare la batteria dall'auto, in particolare se stai gestendo la seconda e terza vita della batteria. Abbiamo fatto i conti e chiesto agli ingegneri di trovare una soluzione per tornare all'idea originaria, sperimentata da Renault". Correva il 2008 e, su Renault Fluence, il sistema di sostituzione della batteria fu portato avanti con la collaborazione degli israeliani di Better Place.&nbsp; Impieghi "extra"-automobile La "seconda" e "terza" vita della batteria di cui parla De Meo attiene alla possibilit&agrave; di impiego dell'accumulatore quando la carica residua massima &egrave; inferiore a un livello minimo necessario per le prestazioni dell'auto ma resta comunque un valido supporto per sistemi energetici in ambiti differenti, che sia quello domestico o applicazioni industriali.&nbsp;       

Da un'idea sperimentata dal marchio un decennio fa all'opportunit&agrave; di progettare auto elettriche con batterie facilmente estraibili e utilizzabili in altri ambiti. E' un fronte di ricerca seguito da Renault

Renault, De Meo e i vantaggi delle batterie sostituibili sulle elettriche

        A Renaulution si aggiunge Nouvelle Vague, Renault ha mostrati altri tratti del futuro prossimo. Il Marchio punter&agrave; ad essere pi&ugrave; moderno, high tech e sostenibile. Il CEO Luca De Meo e il capo del design Gilles Vidal hanno anticipato alcuni dettagli sulla prossima Megane, la cui generazione &egrave; attesa per il 2022. Renault M&eacute;gane E-TECH Electric sar&agrave; la prima vettura a presentare il nuovo logo.&nbsp;Sono state anticipate due immagini. Il posteriore, che oltre alla firma a led mostra la inedita losanga e gli interni. Queste le parole di Luca De Meo.&nbsp;&ldquo;Renault punta ad essere il marchio pi&ugrave; green del mondo attraverso un sistema di economia circolare per il riciclaggio di auto e batterie. Porteremo 8 miliardi al prodotto interno lordo della Francia ma abbiamo intenzione di rafforzare la nostra posizione a livello globale, partendo dalla base di 1,8 milioni di veicoli prodotti in 16 paesi anche al di fuori dell&rsquo;Unione Europea. Stiamo preparando la nuova generazione di prodotti, con Megane-E che sar&agrave; l&rsquo;apripista della nuova generazione di veicoli elettrici e connessi. Abbiamo tutto nel nostro DNA per poter dare al mondo quello che sta cercando. Non siamo in pole position ma siamo sicuramente ci troviamo in una posizione favorevole&rdquo;.  Gilles Vidal, capo design di Renault, racconta cos&igrave; il prossimo modello &ldquo;Megane-E presenter&agrave; interni differenti, con un cruscotto completamente nuovo che deriva dall&rsquo;esperienza delle concept car svelate negli ultimi anni. Tengo a sottolineare che il design non &egrave; soltanto estetica. Il contenuto tecnologico sar&agrave; molto elevato con schermi di grande qualit&agrave; e con le bocchette dell&rsquo;aria con forme rivisitate. Abbiamo cercato di trovare soluzioni intelligenti e astute per migliorare l&rsquo;esperienza fisica. Le forme, i volumi, le linee e i materiali sono importanti se utilizzati correttamente per fare entrare l'automobile nella prossima era.&rdquo; Il nuovo modello dovrebbe avere una batteria di 60 kWh per una autonomia di oltre 500 km, spinta da un motore elettrico da 217 cavalli e 300 Nm di coppia. Megane, arriva la ibrida plug-in a cinque porte       

Il futuro modello a batterie anticipato da Luca De Meo e Gilles Vidal

Renault Mégane E-TECH Electric, anticipazioni di design e interni

        Renault M&eacute;gane E-Tech Plug-in Hybrid, anche la compatta a cinque porte diventa ibrida ricaricabile, affiancando la versione wagon, chiamata Sporter. Si estende la gamma alla spina della Casa, per ora solo sul mercato francese, ma dovrebbe arrivare anche in Italia. La scheda tecnica&nbsp; Il prezzo parte da 37.300 euro oltralpe (1.000 euro in meno della giardinetta), per M&eacute;gane che adotta il gruppo motopropulsore della familiare e anche di Captur. Ovvero il 1.6 quattro cilindri benzina aspirato abbinato a due motori elettrici (uno starter ad alta tensione al posto dell&rsquo;alternatore e un motore elettrico vero e proprio) abbonati a una batteria da 9,8 kWh. L&rsquo;autonomia solo elettrica dichiarata arriva a 65 km nel ciclo urbano, in quello combinato a 50 km. La velocit&agrave; massima a elettroni arriva a 135 km/h. Il consumo medio di benzina dichiarato (partendo con la batteria carica) &egrave; di 1,2 litri/100 km mentre le emissioni sono di 28 g/km di CO2. Cambio derivato dalla F1 M&eacute;gane E-Tech Plug-in Hybrid beneficia del cambio senza frizione, dotato di una trasmissione con innesto a denti, cos&igrave; come si usa nelle corse. Renault decide il limite di velocit&agrave; a 180 km/h       

La compatta con carrozzeria a 5 porte diventa elettrificata e ricaricabile e affianca la versione wagon: 160 cavalli e 37.300 euro di prezzo in Francia

Renault Megane, ecco la versione ibrida plug-in

        Quale scenario disegneranno le norme di omologazione Euro 7? Una decisione finale da parte della Commissione europea si avr&agrave; il prossimo novembre, con un orizzonte per la loro introduzione che guarda al 2025, con la possibilit&agrave; che slitti al 2027 la normativa. Euro 7, limiti da rendere realistici Un fronte sul quale &egrave; di poche settimane fa, inizio aprile, l'accoglimento delle valutazioni tecniche avanzate presso la Commissione, affinch&eacute; si considerino i limiti tecnici realistici nell'introdurre un insieme di regole per l'omologazione Euro 7 che, altrimenti, segnerebbe la morte del motore termico. Preoccupazioni avanzate dalla VDA tedesca, che riunisce gli industriali dell'automotive. Si andr&agrave; comunque incontro a una sfida enorme, che porter&agrave; la severit&agrave; delle analisi sulle emissioni inquinanti delle auto a essere tra le 5 e 10 volte superiore rispetto allo standard Euro 6. L'editoriale del direttore: Un convengno per pensare alla mobilit&agrave; di domani E sar&agrave; un impegno tecnologico che colpir&agrave; indistintamente le auto con motore termiche, risultando per&ograve; molto gravoso soprattutto sui segmenti di mercato inferiori, come indica Luca de Meo. E' noto quanto il fattore prezzo sia importante nel segmento A e i margini siano ridotti per i costruttori sulle utilitarie del segmento B.  Il crossover tra benzina ed elettrico Renault ha lanciato il piano industriale che porter&agrave; un'espansione dell'offerta elettrica significativa, punter&agrave; a rilanciare il Gruppo attraverso la presenza in segmenti (C e D) e con modelli a maggior margine di profitto. Renault R5, elettrica, utilitaria, sar&agrave; uno di questi ed &egrave; attesa nel 2025, quando le stime tra i costi sempre pi&ugrave; elevati di adeguamento dei motori benzina, affinch&eacute; siano sempre pi&ugrave; puliti e in grado di rispettare le norme Euro 7, e i costi - progressivamente in calo - delle batterie per auto elettriche, faranno s&igrave; che la convenienza a produrre (e per il cliente ad acquistare) un'utilitaria a batteria sia superiore. Renault, 4 famiglie di motori e stop agli investimenti su nuovi diesel "C'&egrave; un biglietto d'ingresso da pagare per pulire qualsiasi motore a combustione. Serve un filtro del particolato che contiene platino, rodio e altri materiali costosi, sia che vada su una Clio da 15 mila euro o una Classe S da 120 mila euro. Di certo il filtro di una Classe S sar&agrave; un po' pi&ugrave; grande ma &egrave; molto meno caro in termini percentuali e il cliente pu&ograve; permettersi di pagarlo. La vita si sta facendo per&ograve; molto difficile per i costruttori di auto piccole", spiega De Meo in un'intervista ad Autocar. Le previsioni di incremento dei prezzi delle piccole auto benzina e di diminuzione del costo delle batterie sulle elettriche, porter&agrave; a un "momento nel quale le due curve si incroceranno e sar&agrave; il punto in cui l'auto elettrica diverr&agrave; la pi&ugrave; sostenibile in Europa". Sempre pi&ugrave; elettrico, non solo elettrico De Meo che non crede alle prospettive di un'Europa "tutta elettrica" con la mobilit&agrave; al 2030, come altri Costruttori prevedono avverr&agrave; - perlomeno con le indicazioni di proposta di prodotto sul mercato -. Ci sar&agrave; spazio per l'equilibrio con l'ibrido, full e plug-in, ad esempio: "Forse pu&ograve; andare bene se vuoi essere un costruttore di nicchia", spiega valutando le prospettive di gamme esclusivamente composte da auto elettirche. "Non credo che tutti gli automobilisti europei saranno pronti entro il 2030 per le elettriche. Basta andare nel sud della Spagna o nel sud dell'Italia, non c'&egrave; il potere di acquisto per comprare elettrico e non c'&egrave; l'infrastruttura".&nbsp;       

I limiti stringenti dello standard di omologazione in fase di definizione costringono i costruttori a utilizzare filtri costosi, che si rifletteranno sui prezzi di listino. Il minor costo delle batterie, al contempo, render&agrave; le piccole auto elettriche pi&ugrave; convenienti sul mercato

Renault, De Meo: Euro 7 renderà le utilitarie elettriche più convenienti

        &nbsp;Nell'era della "mobilit&agrave;" che supera quella dell'automobile, sembra esserci sempre meno spazio per concetti quasi novecenteschi, come il mito della velocit&agrave;. L'impegno a realizzare auto sempre pi&ugrave; sicure e ridurre il numero di incidenti fatali sulle strade passa anche dall'imposizione di limitatori di velocit&agrave;. Per prima &egrave; stata Volvo ad annunciare la scelta di contenere a 180 km/h la velocit&agrave; massima dei propri modelli. Adesso, Renault annuncia la presenza di serie di un limitatore predefinito di velocit&agrave;, sempre a 180 km/h, su Renault Megane-E. Il crossover elettrico arriver&agrave; sul mercato nel 2022 e sar&agrave; il primo modello del marchio a caratterizzarsi per la velocit&agrave; autolimitata. Altri modelli seguiranno, tanto di Renault che Dacia, tutti arginati a velocit&agrave; inferiori o uguali a 180 km/h.   Al tema della maggiore sicurezza stradale, restando l'eccesso di velocit&agrave; tra le principali cause di incidenti stradali - senza dimenticare come 180 km/h sia una velocit&agrave; benal di sopra di quanto concedono le norme dei Codici della strada nazionali, con l'eccezione dei tratti di Autobahn tedesche -, si lega un altro fattore. Auto elettriche, velocit&agrave; e autonomia Con una mobilit&agrave; sempre pi&ugrave; orientata verso l'elettrico, limitare la velocit&agrave; massima diventa una soluzione vantaggiosa anche per migliorare l'autonomia di marcia e ridurre il consumo d'energia. Proposta elettrica che vedr&agrave; Renault Megane-E in arrivo tra 12 mesi, mentre la Renault R5, concept accolto con gran favore di critiche social, vede confermato nel 2025 il proprio debutto. Sar&agrave; un modello non sono dai richiami storici a un'auto diventata icona per Renault, ma verr&agrave; prodotta in uno stabilimento in Francia alimentato da energia pulita, priva di emissioni carboniose.&nbsp; Batterie, produzione meno Co2 impattante Dal pacco batterie, poi, si avr&agrave; un progresso pari al 20% sulla riduzione delle emissioni carboniose nel processo produttivo rispetto a una batteria impiegata su Renault Zoe 2020. Misure che Renault abbiner&agrave; a processi di riciclo dei materiali pregiati (nichel, cobalto, litio) presenti nelle batterie e a un approvvigionamento delle materie prime che sia sostenibile e responsabile. L'obiettivo &egrave; giungere alla neutralit&agrave; carboniosa nel 2040 in Europa e, a livello globale, nel 2050.&nbsp;       

Dalla Renault Megane elettrica, passando per altri nuovi modelli Renault e Dacia, la scelta del Gruppo di limitare la velocit&agrave; come gi&agrave; annunciato da altri costruttori

Renault decide il limite di velocità a 180 km/h

        Quando Luca de Meo introdusse la Renaulution che il Gruppo francese avrebbe seguito nei prossimi anni, uno dei punti centrali guardava alla razionalizzazione dell'offerta di prodotto. Con l'assemblea generale annuale degli azionisti di venerd&igrave; 23 aprile, il percorso guadagna nuovi dettagli. Si punta a realizzare gi&agrave; tra fine 2021 e il 2022 una riduzione dei costi fissi pari a 2 miliardi di euro mentre l'impegno a razionalizzare l'ingegneria e la gamma di modelli registra lo stop a 7 progetti. In compenso, sono 8 le novit&agrave; di prodotto in fase di sviluppo, per una gamma che nei prossimi anni vedr&agrave; diminuire del 25% le differenze tra modelli. Nove sono al passo della validazione del design e dell'architettura. Motori diesel, stop agli investimenti In questo quadro, la decisione comunicata da Renault di uno stop agli investimenti nella progettazione di nuove famiglie di motori diesel &egrave; del tutto logica se letta peraltro con gli obiettivi dichiarati di vendita al 2025, quando Renault in Europa punta a realizzare il 65% dei volumi con auto elettriche e, nel 2030, il 90% I motori turbodiesel attualmente in gamma - con la riduzione che si avr&agrave; a un'unica famiglia di unit&agrave; dCi - continueranno a essere aggiornati e proposti sul mercato, in un parco di gruppi motopropulsori che complessivamente - considerate tutte le tipologie di alimentazione, dai motori termici agli elettrici - si ridurr&agrave; a 4 famiglie, dalle 8 prima del piano Renaulution. Motori che andranno a coprire livelli di potenza compresi nella forchetta tra i 45 e i 400 cavalli.&nbsp;       

Nel percorso di razionalizzazione e riduzione dei costi, il Gruppo non investir&agrave; per sviluppare nuovi motori turbodiesel, piuttosto aggiorner&agrave; la famiglia dCi attuale. Da 8 famiglie di motori si passer&agrave; a 4, powertrain elettrico compreso

Renault, 4 famiglie di motori e stop agli investimenti su nuovi diesel

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